Agosto porta il bonus da 200 euro: è una chance fantastica e senza precedenti

Dopo mesi di negoziazioni interrotte e riprese, si riaccende il dialogo tra sindacati e Aran per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale delle Funzioni Locali.

L’ultima proposta avanzata dall’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran) punta a concludere l’accordo entro la fine del 2025, con l’obiettivo di erogare gli aumenti salariali prima del 2026, segnando un passaggio cruciale per il comparto pubblico locale.

Incrementi salariali e nuove modalità di remunerazione per il personale locale

La bozza aggiornata del contratto introduce un significativo aumento del trattamento tabellare, ottenuto in parte grazie al conglobamento di una quota dell’indennità di comparto direttamente nello stipendio base.

Aumenti per i dipendenti, novità 2025
Incrementi salariali e nuove modalità di remunerazione per il personale locale
-impresamia.com

Il meccanismo prevede che un terzo dell’indennità venga integrato nella retribuzione mensile lorda, con importi differenziati a seconda della categoria professionale:

  • Funzionari e figure ad elevata qualificazione: incremento mensile lordo tra 144 e 158,48 euro
  • Istruttori: aumento di 145,50 euro al meseOperatori esperti: circa 129 euro mensili
  • Operatori semplici: tra 113 e 122,48 euro al mese

Su base annua, escludendo la tredicesima, le retribuzioni tabellari previste sono:

  • 25.114 euro per funzionari e alte qualificazioni
  • 23.138 euro per istruttori
  • 20.583 euro per operatori esperti
  • 19.753 euro per operatori semplici

Rispetto alla proposta precedente, gli aumenti medi mensili sono stati migliorati, con un incremento di oltre 14 euro per i funzionari e quasi 9 euro per gli operatori semplici.

Accanto agli aumenti, il nuovo contratto introduce anche modifiche strutturali volte a valorizzare professionalità spesso trascurate, con particolare attenzione a:

  • Incrementi economici più consistenti per i dipendenti dei piccoli Comuni, spesso penalizzati dal punto di vista retributivo
  • Riconoscimenti specifici per la Polizia locale impegnata in incarichi ad alta qualificazione
  • Nuove disposizioni sul lavoro festivo infrasettimanale, che influiranno sulle turnazioni e sulle relative retribuzioni

Lo scenario sindacale appare frammentato. Se da un lato Cisl e Csa hanno espresso disponibilità a sottoscrivere l’accordo, dall’altro Cgil e Uil hanno manifestato critiche, ritenendo insufficienti gli stanziamenti proposti per compensare l’erosione salariale accumulata, stimata in un +16% di inflazione tra il 2022 e il 2024.

Le sigle più critiche chiedono anche un intervento specifico per ridurre il divario retributivo rispetto ai dipendenti delle Funzioni centrali, il cui contratto è stato rinnovato già a gennaio 2025.

Per facilitare la conclusione della trattativa, il governo ha inserito nel recente decreto PA una norma “sblocca-stipendi” che consente agli enti locali virtuosi di superare i limiti sul trattamento accessorio, offrendo la possibilità di aumenti fino a 300 euro mensili.

Questa misura rappresenta un tentativo di premiare la gestione efficiente e il rispetto dei vincoli di bilancio da parte di Comuni e Regioni. Parallelamente, la senatrice del Movimento 5 Stelle, Vincenza Aloisio, ha presentato un’interrogazione parlamentare denunciando il prolungato stallo negoziale e definendo “minimi e inefficaci” gli attuali stanziamenti economici.

Il calendario prevede un nuovo incontro tra le parti sociali proprio in queste ore, potenzialmente decisivo per sbloccare la situazione e avviare la fase finale del rinnovo contrattuale.

 

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