Tasse arriva la stangata sulle piante: il Comune chiede 200 euro per queste specie, tutti i dettagli e le curiosità
Nel contesto di una crescente attenzione alla tutela ambientale e alla gestione del verde pubblico e privato, si registra una novità significativa per i cittadini possessori di alcune specie vegetali. Il Comune di Roma ha introdotto una nuova imposta, definita “tassa verde”, che riguarda specifiche piante, con una tariffa che può arrivare fino a 200 euro per pianta. Questa misura rappresenta una vera e propria stangata per chi detiene queste specie, con l’obiettivo dichiarato di promuovere una gestione più responsabile del patrimonio arboreo urbano.
A partire dal 2025, la tassa verde si applica a particolari specie di piante che, per caratteristiche di crescita o potenziale invasività, sono soggette a regolamentazione specifica dal Comune di Roma.
L’imposta, pari a 200 euro per pianta, si rivolge principalmente ai proprietari di alberi di alto fusto e di specie ritenute a rischio per la stabilità ambientale o per la sicurezza pubblica. Tra queste, rientrano alcune conifere e alberi ornamentali che, se non correttamente gestiti, possono causare danni a infrastrutture, marciapiedi o linee elettriche.
La tassa sulle piante: cosa prevede e chi riguarda
La decisione è stata motivata dalla necessità di sostenere i costi di manutenzione del verde urbano e di incentivare pratiche di potatura e gestione più attente, riducendo i rischi connessi alla caduta di rami o alla diffusione di piante invasive. Il provvedimento si inserisce in un più ampio piano comunale che mira a migliorare la sicurezza e la qualità della vita nelle aree urbane, ma ha già sollevato numerose polemiche tra i residenti chiamati a pagare.

La tassa verde ha suscitato reazioni contrastanti tra i cittadini romani, con proteste da parte di chi detiene grandi giardini e aree verdi private. Molti lamentano un aggravio fiscale che penalizza la cura del verde domestico, soprattutto in un momento economico non semplice per molte famiglie. D’altro canto, l’amministrazione comunale ha sottolineato come questa misura sia necessaria per garantire la sicurezza pubblica e la salvaguardia dell’ambiente urbano.
Le autorità locali hanno inoltre annunciato l’attivazione di un servizio di consulenza per aiutare i cittadini a identificare le piante soggette alla tassa e a pianificare interventi di manutenzione compatibili con le normative vigenti. Si prevede che questa tassa possa essere adottata anche in altre città italiane, in linea con una tendenza europea a valorizzare e regolamentare il verde urbano in modo più rigoroso.
L’introduzione della tassa verde si inserisce in un quadro normativo regionale e nazionale sempre più orientato alla tutela ambientale e alla gestione sostenibile del territorio. Norme recenti hanno rafforzato i poteri dei Comuni nel controllo del patrimonio arboreo, imponendo obblighi di manutenzione e responsabilità per i proprietari.
In questo scenario, la tassazione di alcune piante rappresenta una novità rilevante che potrebbe segnare un cambiamento significativo nel rapporto tra cittadini e natura urbana. Le prossime settimane saranno decisive per verificare l’efficacia della misura e per valutare eventuali aggiustamenti sulla base delle esigenze della popolazione e delle condizioni ambientali.