Assegno unico, scattano gli aumenti, fino a 327 euro in più: tutti i dettagli e le curiosità della vicenda che cambiano tutto
Con l’avvio del nuovo anno fiscale, l’assegno unico per il 2026 subirà un significativo adeguamento che interesserà molte famiglie italiane. Le recenti normative hanno previsto un aumento degli importi, che potranno arrivare fino a 327 euro al mese, in risposta all’incremento dell’inflazione e alle mutate esigenze socio-economiche delle famiglie con figli a carico.
L’assegno unico universale per i figli rappresenta una misura chiave della politica sociale italiana, finalizzata a sostenere le famiglie nel carico economico derivante dall’educazione e dal mantenimento dei minori. Per il 2026, l’aumento degli importi è stato stabilito tenendo conto dell’adeguamento ISTAT all’inflazione, che ha registrato un incremento significativo negli ultimi mesi.
Gli importi mensili dell’assegno varieranno in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) della famiglia. Per i nuclei con un ISEE particolarmente basso (inferiore a 15.000 euro), l’assegno potrà raggiungere fino a 327 euro al mese per ogni figlio minorenne, un importo che rappresenta un aumento considerevole rispetto all’anno precedente. Questo adeguamento punta a garantire una maggiore protezione economica a chi si trova in condizioni di vulnerabilità economica.
Requisiti e modalità di accesso all’assegno unico 2026
Per beneficiare del nuovo assegno, è necessario presentare domanda entro i termini previsti dall’INPS, che gestisce l’erogazione del contributo. La domanda può essere inoltrata sia dalle famiglie con figli minorenni sia da chi detiene la responsabilità genitoriale di figli maggiorenni fino ai 21 anni, a condizione che siano studenti, apprendisti o in cerca attiva di lavoro.

Un aspetto rilevante dell’aggiornamento 2026 riguarda anche la maggiorazione per figli con disabilità. Le famiglie che hanno figli con disabilità potranno beneficiare di maggiorazioni significative, incrementando ulteriormente l’importo dell’assegno mensile.
Inoltre, l’assegno unico è compatibile con altre forme di sostegno economico previste a livello locale o regionale, permettendo così una copertura più ampia per le esigenze familiari.
L’adeguamento dell’assegno unico al costo della vita rappresenta una risposta concreta alle difficoltà economiche che molte famiglie italiane continuano a fronteggiare, soprattutto in un contesto di inflazione elevata e di aumenti generalizzati dei prezzi. L’incremento degli importi mensili mira a sostenere la natalità e a ridurre il rischio di povertà tra i minori.
Dal punto di vista politico e sociale, l’assegno unico 2026 conferma la tendenza del Governo italiano a rafforzare le misure di welfare familiare, allineandosi alle direttive europee per il contrasto alla povertà infantile e a favore della conciliazione tra lavoro e famiglia.
Le famiglie interessate sono invitate a monitorare i canali ufficiali dell’INPS per le modalità di presentazione della domanda e per aggiornamenti sugli eventuali ulteriori incrementi o modifiche normative nel corso dell’anno.