Negli ultimi anni le bollette del gas sono aumentate in modo vertiginoso, colpa della situazione politica internazionale e dell’aumento dei prezzi di diversi beni, i prezzi hanno raggiunto cifre insostenibili. Se si parla poi dei costi sostenuti dai tanti condomini la situazione appare decisamente senza via d’uscita. Le bollette dei condomini sono infatti alle stelle, e spesso gli amministratori fanno fatica a fronteggiare l’emergenza e a pagare gli importi richieste dall’aziende che hanno fornito il servizio. Tuttavia nelle scorse settimane la Corte d’Appello di Roma ha emesso una sentenza a favore dei condomini e che cambierà l’atteggiamento anche delle società che forniscono il gas.
La decisione prevede infatti che in caso di guasto e d’incertezza degli importi l’onere della prova spetta alla società del servizio. L’esito è stato emesso in seguito all’impugnazione di un condominio di un decreto ingiuntivo che lo obbligava a pagare 175.970,21 euro per i servizi ricevuti. Il condominio ha però fatto presente che le richieste non erano accertabili e che in più occasioni ha invitato l’azienda a verificare la presenza di un guasto nei contatori. Un dato che ha allertato i giudici, che hanno riconosciuto che i condomini non possono accertarsi del mal funzionamento dei contatori e che il compito spetta alla società incaricata.
Se quest’ultima è stata allertata con diverse comunicazioni a cui non ha risposto il condominio non è tenuto a pagare quanto preteso. Insomma l’onere della prova spetta alla società fornitrice che deve dimostrato d’aver tenuto un comportamento corretto e aver fatto tutto ciò che è in suo potere per fornire un servizio utile. Di conseguenza la mancata assistenza comporta una sorta di negligenza e di conseguenza il decreto ingiuntivo è stato revocato.
Le contestazioni del condominio accolte dai giudici della Corte D’Appello di Roma
Le contestazione del condominio sono state accolte dai giudici della Corte d’Appello di Roma che non constata un comportamento non conforme dell’azienda fornitrice. La sentenza a cui si far riferimento, e che è considerata esempio per la giurisprudenza recente è la n. 5587 e offre indicazioni precise in merito al caso.

Si è infatti espressa a favore del condominio che potrà così evitare di pagare una cifra così alta. Il decreto ingiuntivo è stato revocato e la sentenza ha posto delle regole su come comportarsi nelle controversie tra condominio e fornitore di gas che sono sempre più frequenti e comuni.
L’amministratore di condominio è tenuto ad documentare la situazione e richiedere tutti i controlli necessari quando lo ritiene opportuno, e la società deve allertarsi per apportare tutte le tutele possibili. Inoltre per ottenere il suo credito l’azienda fornitrice di gas deve dimostrare il corretto funzionamento e la reale corrispondenza dei consumi.