Bonus donne, 8.000 Euro in più sul conto in un anno: richiedilo subito se hai questi requisiti

Confermati infine i finanziamenti per i centri estivi con 60 milioni di euro l’anno e la nascita di un fondo per i caregiver familiari.

La Legge di Bilancio 2026 introduce diverse novità significative a sostegno delle famiglie italiane, con particolare attenzione ai genitori e alle mamme lavoratrici. La manovra economica conferma e potenzia bonus e agevolazioni, mirando a migliorare la conciliazione tra lavoro e vita familiare, sostenere la natalità e favorire l’occupazione femminile.

Tra le misure più importanti emergono l’incremento del bonus mamme lavoratrici, il potenziamento del congedo parentale e la revisione dell’ISEE, che influenzerà l’accesso a numerosi contributi destinati alle famiglie.

Bonus mamme lavoratrici e congedo parentale rafforzati

L’incremento del bonus mamme lavoratrici è una delle misure più rilevanti per il 2026: l’assegno passa da 40 a 60 euro mensili, per un totale annuo di 720 euro, erogati in un’unica soluzione a fine anno tramite bonifico bancario.

Il bonus, esentasse e non calcolato ai fini ISEE, è rivolto alle mamme con contratto di lavoro (tempo determinato o indeterminato), libere professioniste o lavoratrici autonome, con un ISEE fino a 40mila euro annui e almeno due figli.

La validità dell’agevolazione si estende fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo, o fino ai 18 anni in caso di tre o più figli. La domanda può essere presentata online sul portale INPS mediante SPID, CIE o CNS, con scadenza fissata al 9 dicembre 2025 per l’anno in corso.

Gli incentivi – impresamia.com

Un altro passo avanti riguarda il congedo parentale facoltativo, che dal 2026 potrà essere fruito dai genitori fino al compimento del quattordicesimo anno di età del figlio, rispetto all’attuale limite di 12 anni.

La retribuzione durante il congedo sarà pari all’80% dello stipendio per tre mesi successivi al congedo obbligatorio. Inoltre, raddoppiano i giorni di congedo per malattia dei figli, passando da 5 a 10 giorni annui, con il limite d’età ampliato da 8 a 14 anni.

Incentivi all’assunzione e agevolazioni per il part-time

Per favorire l’occupazione femminile, la Legge di Bilancio introduce un esonero totale dai contributi fino a 8mila euro l’anno per le aziende che assumono madri disoccupate con almeno tre figli minorenni, inattive da almeno sei mesi. La durata dell’esonero varia a seconda della tipologia contrattuale: 12 mesi per contratti a termine, 18 mesi per trasformazioni e 24 mesi per assunzioni a tempo indeterminato.

Viene inoltre introdotto uno “scivolo verso il part-time agevolato” per i genitori con almeno tre figli conviventi o figli con disabilità.

Le nuove regole – impresamia.com

Chi ne farà richiesta avrà priorità nella trasformazione del contratto da tempo pieno a part-time, anche con una riduzione fino al 40%, mentre i datori di lavoro beneficeranno di un esonero contributivo del 100% fino a 3mila euro annui per due anni.

Nuove regole per il calcolo dell’ISEE e sostegni ai nuclei familiari

Una novità significativa riguarda la revisione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), che dal 2026 esclude dal calcolo la prima casa fino a un valore catastale di 91.500 euro, contro i precedenti 52.000 euro, con un incremento di 2.500 euro per ogni figlio oltre il primo.

Le scale di equivalenza sono state aggiornate per favorire le famiglie numerose: +0,1 per due figli, +0,25 per tre, +0,40 per quattro e +0,55 per cinque o più figli. Questo nuovo calcolo permetterà a molte famiglie di accedere a prestazioni chiave come l’Assegno Unico, il Bonus nido, il Bonus bebè, l’Assegno di inclusione e il sostegno per formazione e lavoro con un ISEE più basso.

Confermata anche la carta “Dedicata a te”, una social card da 500 euro una tantum destinata alle famiglie con ISEE fino a 15mila euro, da spendere in beni alimentari di prima necessità. La misura potrà raggiungere circa 1,1 milioni di famiglie nel biennio 2026-2027.

Per i genitori separati o divorziati non assegnatari della casa familiare, è istituito un fondo da 20 milioni di euro annui per il sostegno abitativo, destinato a chi ha figli fino a 21 anni e deve lasciare l’abitazione di proprietà dopo la separazione.

Infine, si valuta un intervento per ampliare le detrazioni fiscali anche a chi ha un solo figlio, con un nuovo coefficiente che potrebbe consentire di detrarre spese fino a 11.900 euro, rispetto agli attuali 9.800 euro. La proposta però dovrà passare l’esame del Parlamento.

Dal 2027 è previsto inoltre il debutto della Carta Valore, una carta elettronica da destinare ai diciottenni diplomati entro i 19 anni, con uno stanziamento annuale di 180 milioni per incentivare la cultura e la formazione attraverso l’accesso a cinema, teatri, musei, libri e corsi di musica o lingue.

Change privacy settings
×