Legge 104, come richiedere i Bonus del comma 3: la domanda è semplicissima

La conoscenza approfondita della Legge 104 comma 3 è fondamentale per garantire una vita più dignitosa alle persone con disabilità.

Nel panorama delle normative italiane dedicate all’assistenza e ai diritti delle persone con disabilità, la Legge 104 del 1992 mantiene ancora oggi un ruolo centrale, soprattutto per quanto riguarda le agevolazioni previste dal comma 3 dell’articolo 3, riservate ai soggetti con disabilità grave.

A seguito delle recenti modifiche normative e delle innovazioni introdotte dall’INPS, è importante fornire un aggiornamento dettagliato sulle opportunità e i bonus disponibili, oltre che sulle modalità di accesso.

La Legge 104 rappresenta il quadro normativo fondamentale per garantire assistenza, integrazione sociale e tutela dei diritti delle persone con disabilità e dei loro caregiver. Il riconoscimento della condizione di disabilità avviene tramite una visita medica effettuata da una Commissione medico-legale ASL, che valuta la gravità attraverso un verbale. Questo documento può attestare il riconoscimento ai sensi del comma 1 o del più ampio comma 3 dell’articolo 3.

Il riconoscimento del comma 3 indica una disabilità grave, caratterizzata da limitazioni significative nell’apprendimento, nell’interazione sociale e nella capacità lavorativa, con necessità di assistenza continuativa. Solo in presenza di questa certificazione si possono ottenere le agevolazioni più rilevanti.

La percentuale di invalidità riconosciuta influisce direttamente sulle tutele: per accedere alla legge è richiesto un minimo del 33% di invalidità. Tra il 33% e il 73% si ha diritto ad assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali, dal 66% si ottiene l’esenzione del ticket sanitario, mentre tra il 74% e il 100% si può accedere alla pensione d’invalidità.

Le principali agevolazioni e bonus del comma 3

Sebbene la legge non preveda un sostegno economico diretto, il comma 3 dell’articolo 3 garantisce una serie di vantaggi assistenziali e fiscali di grande rilievo:

  • Detrazioni fiscali del 19% per l’acquisto di autoveicoli, con l’applicazione dell’IVA ridotta al 4%, rivolte a persone con disabilità visiva, uditiva, psichica o motoria grave, inclusi i non vedenti, i sordi e i soggetti con indennità di accompagnamento.
  • Detrazione del 19% per l’acquisto di sussidi tecnici e informativi, fondamentali per migliorare autonomia e qualità della vita.
  • Detrazione del 19% sulle spese sanitarie e sulle prestazioni di assistenza personale.
  • Agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche con detrazione del 50% e IVA al 4%, per adattare gli ambienti domestici e pubblici.
  • Detrazioni per i figli con disabilità a carico e sconti sulle bollette di energia elettrica e gas.
  • Accesso al contrassegno auto per parcheggi riservati, valido anche per il caregiver, con diritto alla richiesta di posto auto riservato vicino al domicilio.
  • Collocamento mirato nel mercato del lavoro, per facilitare l’assunzione e la permanenza nel mondo professionale.
  • Permessi lavorativi retribuiti: tre giorni mensili per la persona con disabilità grave e per il familiare convivente che svolge assistenza, con possibilità di usufruire fino a 12 giorni mensili in regime emergenziale e post-emergenziale.
  • Congedo straordinario fino a 24 mesi, scelta preferenziale della sede di lavoro e diritto di rifiutare trasferimenti, per garantire maggiore stabilità e tutela.
  • Maggiorazione dell’Assegno Unico per famiglie con uno o più componenti con disabilità grave.
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