La Legge 104 si arricchisce di misure e semplificazioni che puntano a sostenere concretamente i caregiver.
Il Governo ha infatti introdotto un bonus fino a 3.000 euro per chi assiste un familiare con disabilità grave, in particolare per i bambini sotto i tre anni che non possono frequentare l’asilo nido.
Nel 2025, inoltre, le procedure per accedere alle agevolazioni previste dalla Legge 104 sono state ulteriormente snellite dall’INPS, con l’obiettivo di garantire tempi più rapidi e meno burocrazia.
104 potenziata, nuove regole e importi record: fino a 3000 euro per chi assiste un familiare
La Legge 104/1992 rappresenta una delle normative più rilevanti nel panorama italiano per la tutela delle persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale, soprattutto quando queste limitano l’autonomia e la partecipazione sociale.

Pur essendo in vigore da oltre trent’anni, questa legge continua a evolversi per rispondere alle esigenze reali di chi convive con una disabilità e dei loro familiari. Le agevolazioni includono permessi lavorativi retribuiti per i caregiver, detrazioni fiscali per spese mediche e per l’acquisto o adattamento di veicoli destinati al trasporto dei beneficiari.
Inoltre, chi ha diritto a queste tutele può usufruire di esenzioni come il pagamento del bollo auto e contributi per interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, oltre a bonus energia dedicati a chi utilizza apparecchiature elettromedicali.
Una delle novità più significative introdotte quest’anno è il bonus fino a 3.000 euro riservato ai genitori di bambini con disabilità grave sotto i tre anni di età, per i quali la frequenza all’asilo nido è impossibile.
Questo contributo, che non è un rimborso diretto della retta, rappresenta un sostegno concreto per le famiglie che devono affrontare spese legate all’assistenza domiciliare.
Il bonus si distingue anche per la sua semplicità nell’accesso: non è richiesto un indicatore ISEE, elemento che spesso può essere un ostacolo per alcune famiglie. È sufficiente presentare una documentazione medica specialistica che certifichi la gravità della disabilità e l’impossibilità di frequentare l’asilo nido, insieme alla domanda all’INPS.
Questa misura è stata accolta con entusiasmo non solo dalle famiglie, ma anche dagli operatori sociali e dalle associazioni di categoria, che sottolineano come possa rappresentare un significativo passo avanti nel riconoscimento del ruolo dei caregiver familiari.
Il bonus, infatti, riconosce la complessità e la dedizione richieste per assistere bambini con disabilità grave, spesso esclusi da molte forme di supporto più tradizionali. In Italia, il tema della disabilità resta purtroppo segnato da sfide quotidiane, tra cui l’accesso limitato ai servizi, la difficoltà di inclusione nel mondo del lavoro e le barriere architettoniche ancora troppo diffuse.