Naspi, ora spetta anche in caso di dimissioni volontarie per giusta causa: Ecco cosa sapere.
Negli ultimi mesi l’INPS ha introdotto importanti chiarimenti riguardo la Naspi, estendendo la possibilità di accedere all’indennità di disoccupazione anche in caso di dimissioni volontarie per giusta causa.
Questa novità interessa soprattutto i lavoratori che si trovano ad affrontare significativi o altre condizioni lavorative tali da rendere impossibile la prosecuzione del rapporto di lavoro. Conoscere le regole e i requisiti aggiornati è fondamentale per tutelare i propri diritti e pianificare eventuali cambiamenti professionali in sicurezza.
Naspi e dimissioni volontarie: cosa cambia
Tradizionalmente, la Naspi spettava solo a chi perdeva il lavoro contro la propria volontà: licenziamento o fine contratto a termine. Ora, l’INPS ha chiarito che ci sono casi specifici in cui anche le dimissioni volontarie rientrano nei requisiti per ricevere l’indennità.
Uno dei casi principali riguarda il trasferimento della sede di lavoro. Se l’azienda sposta il dipendente a più di 50 km dalla residenza o in una località che rende impossibile o eccessivamente stressante continuare a lavorare, le dimissioni rientrano nella categoria di “giusta causa”. In questi casi, il lavoratore ha diritto alla Naspi, proprio come se fosse stato licenziato.
L’estensione di coloro che possono richiedere la Naspi riguarda diversi tipi di lavoratori:
- dipendenti a tempo determinato o indeterminato;
- apprendisti;
- soci lavoratori di cooperativa;
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- dipendenti pubblici a tempo determinato.
Ci sono però alcune eccezioni, non rientrano tra i beneficiari i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli, sia a tempo determinato che indeterminato.

Se ti trovi in una situazione simile, ecco alcuni passi pratici:
- Verifica i tuoi diritti: assicurazioni che il trasferimento o la causa delle dimissioni rientri nei casi previsti dall’INPS.
- Documenta tutto: lettere di trasferimento, comunicazioni aziendali, motivazioni ufficiali.
- Presenta domanda: la richiesta di Naspi va fatta tramite il portale INPS o con l’aiuto di un patronato.
- Mantieni aggiornati i dati: se trovi un lavoro saltuario oa termine, la Naspi può essere sospesa, quindi è importante comunicare subito ogni variazione.
La nuova regola della Naspi è una boccata d’ossigeno per chi deve affrontare cambiamenti lavorativi importanti. Non significa che licenziarsi sia facile o senza conseguenze, ma sapere che esiste un sostegno economico può alleggerire la decisione e ridurre lo stress. Informarsi, documentare e seguire le procedure corrette ti permette di affrontare il cambiamento con più sicurezza e serenità.