L’attività odontoiatrica rappresenta un mercato privato di circa 7-8 miliardi di euro annui.
Nel panorama italiano delle cure odontoiatriche, il tema del bonus dentista 2025 continua a suscitare interesse e dibattito, soprattutto considerando i costi elevati che spesso impediscono a molte famiglie di accedere a trattamenti fondamentali per la salute orale.
Sebbene un vero e proprio bonus dentista a livello nazionale non sia stato ancora istituito, esistono diverse opportunità per contenere le spese e usufruire di cure gratuite o a costi ridotti, soprattutto grazie a programmi regionali e a detrazioni fiscali. Di seguito uno sguardo aggiornato alle agevolazioni disponibili e ai requisiti necessari per accedervi.
Cure odontoiatriche gratuite e agevolazioni regionali
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) copre solo alcune prestazioni odontoiatriche, principalmente rivolte a bambini e soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità sanitaria.
I programmi di tutela odontoiatrica nell’età evolutiva (0-14 anni), previsti dai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), includono visite di controllo, esami radiologici, estrazioni e trattamenti ortodontici, tutti gratuiti per prevenire malocclusioni e altre patologie.
Inoltre, il SSN garantisce cure odontoiatriche gratuite a pazienti in condizioni di grave compromissione sanitaria, come chi è in attesa o in seguito a trapianto, soggetti con immunodeficienze gravi, cardiopatie congenite e pazienti oncologici in trattamento radioterapico o chemioterapico.
Sul fronte regionale, Emilia Romagna e Lombardia rappresentano esempi significativi di interventi volti a garantire l’accesso a cure gratuite o a prezzi calmierati.
In Emilia Romagna il programma regionale “cure odontoiatriche e protesiche” offre assistenza gratuita o con compartecipazione alla spesa in base all’ISEE: chi ha un ISEE fino a 8.000 euro può accedere a trattamenti completi, inclusi impianti protesici, senza costi, mentre chi rientra nella fascia fino a 20.000 euro paga una quota ridotta.
Il sistema sanitario lombardo, invece, garantisce visite odontoiatriche per la diagnosi precoce di patologie neoplastiche del cavo orale, trattamenti urgenti e prestazioni specifiche per bambini e soggetti vulnerabili, in linea con il DM 9 dicembre 2015.
Dentisti convenzionati e detrazioni fiscali
Per chi non può usufruire delle cure gratuite o agevolate, resta la possibilità di rivolgersi a dentisti convenzionati, professionisti o centri che hanno accordi con il SSN o con assicurazioni, erogando prestazioni a tariffe calmierate o gratuite in base al reddito.

Questi servizi, tuttavia, sono limitati a interventi basilari come rimozione della carie, otturazioni e pulizie dentali. Un esempio è il servizio offerto da Cmpi nella provincia di Brescia.
Per tutti gli altri, la legge italiana consente di recuperare una parte dei costi sostenuti per le cure odontoiatriche tramite la detrazione fiscale del 19% sulle spese sanitarie, purché superino la franchigia di 129,11 euro e siano di natura sanitaria, escludendo quindi trattamenti estetici come lo sbiancamento dentale.
La detrazione può essere applicata anche per l’acquisto o il noleggio di dispositivi medici quali apparecchi ortodontici e protesi dentarie, con un tetto massimo di spesa detraibile di 6.197,48 euro annui.
L’importanza di un sostegno economico per l’odontoiatria pubblica
Nonostante l’assenza di un bonus dentista nazionale, le associazioni di categoria e gli esperti del settore continuano a sollecitare l’introduzione di un voucher dedicato alle cure odontoiatriche, simile a quello già previsto per il supporto psicologico.
Raffaele Iandolo, membro della Commissione Albo Odontoiatri (Cao), sottolinea la necessità di un intervento socio-sanitario mirato alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Al momento, le cure odontoiatriche gratuite restano circoscritte a categorie specifiche e a programmi regionali, ma la pressione per un intervento governativo più ampio rimane alta, soprattutto in vista della crescente domanda di servizi sanitari accessibili e sostenibili.