Un bonus dentista nazionale non è ancora stato istituito, lasciando molte famiglie a dover affrontare da sole i costi delle cure.
Nel panorama dell’assistenza sanitaria italiana, non esiste un vero e proprio bonus dentista nel 2025, ma permangono diverse opportunità per contenere i costi delle cure odontoiatriche, spesso gravosi per molte famiglie.
La questione è particolarmente rilevante, dato che circa il 70% della popolazione italiana non riesce ad accedere facilmente a trattamenti odontoiatrici a causa delle elevate spese e delle limitate coperture pubbliche.
Cure odontoiatriche gratuite e assistenza del Servizio Sanitario Nazionale
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) copre soltanto alcune prestazioni odontoiatriche, principalmente rivolte a due categorie: i bambini e ragazzi nella fascia di età 0-14 anni e soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità sanitaria.
Per i più giovani, i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) assicurano visite, esami radiologici, estrazioni, ablazioni del tartaro, interventi chirurgici e trattamenti ortodontici completamente gratuiti, con l’obiettivo di prevenire malocclusioni e altre patologie dentali.
Per quanto riguarda i pazienti vulnerabili, sono incluse persone in attesa o dopo un trapianto (escluso quello di cornea), soggetti con immunodeficienze gravi, cardiopatie congenite cianogene, patologie oncologiche ed ematologiche in trattamento chemioterapico o radioterapico, e persone con emofilia grave o altre gravi patologie della coagulazione.
In questi casi, le cure odontoiatriche diventano essenziali per evitare complicanze potenzialmente letali.

Inoltre, il SSN prevede prestazioni gratuite o con ticket ridotto per il controllo e la cura di neoplasie del cavo orale e in situazioni di emergenza come emorragie o infiammazioni acute.
Agevolazioni regionali: esempi dall’Emilia Romagna e dalla Lombardia
Alcune regioni italiane hanno sviluppato programmi specifici per ampliare l’accesso alle cure dentistiche. In Emilia Romagna, il “programma cure odontoiatriche e protesiche” garantisce assistenza gratuita o a costi ridotti a persone con patologie che compromettono la salute dentale e generale, inclusi pazienti in lista d’attesa per trapianti.
Il servizio è accessibile anche a chi ha un ISEE fino a 8.000 euro, con copertura completa anche per impianti protesici come ponti e dentiere. Per chi ha un ISEE fino a 20.000 euro è prevista una compartecipazione alle spese. Le visite devono essere effettuate entro 30 giorni, con un completamento delle cure entro 90 giorni e un massimo di 150 giorni per le protesi.
Anche la Lombardia offre prestazioni gratuite o parzialmente gratuite per determinate categorie. Tutti i cittadini hanno diritto a visite odontoiatriche, comprese quelle per la diagnosi precoce di tumori del cavo orale, e al trattamento immediato di urgenze odontostomatologiche come infezioni, emorragie e dolori acuti.
Ai bambini da 0 a 14 anni vengono garantite visite e prestazioni specifiche, mentre per i pazienti vulnerabili e con patologie gravi sono assicurate prestazioni odontoiatriche specialistiche.
Dentisti convenzionati e detrazione fiscale
Nonostante la maggior parte delle cure dentali siano offerte da studi privati, esistono anche dentisti convenzionati con il SSN o con assicurazioni, che praticano tariffe agevolate o addirittura gratuite in base al reddito. Questi professionisti offrono prestazioni di base come rimozione della carie, otturazioni, pulizie e estrazioni.
Per coloro che si rivolgono al settore privato senza accesso a convenzioni o bonus, è possibile recuperare parte delle spese odontoiatriche tramite la detrazione fiscale del 19% prevista dall’Agenzia delle Entrate.
La detrazione si applica solo alle spese sanitarie eccedenti la franchigia di 129,11 euro e fino a un limite massimo annuo di 6.197,48 euro. È importante sottolineare che la detrazione riguarda solo le spese di natura sanitaria, escludendo i trattamenti estetici come lo sbiancamento dentale, mentre rientrano dispositivi medici quali apparecchi ortodontici e protesi dentarie.
Le associazioni di categoria, in particolare la Commissione Albo Odontoiatri (CAO), continuano a sollecitare l’introduzione di un voucher o bonus dedicato, simile a quello già attivo per la psicologia, per sostenere le fasce più deboli della popolazione.
Si ipotizza un contributo annuale di 100-150 euro per trattamenti di igiene orale, che potrebbe salire fino a 500-1.000 euro per cure ortodontiche, conservative e protesiche mobili.