Le famiglie interessate devono monitorare le comunicazioni sull’App Io per verificare l’esito della domanda e procedere all’utilizzo della carta.
È attiva da oggi la possibilità di richiedere la nuova Carta della Cultura, un bonus digitale da 100 euro destinato alle famiglie con un ISEE inferiore ai 15.000 euro.
L’iniziativa, pensata per sostenere l’acquisto di libri e promuovere la diffusione della cultura tra i nuclei familiari più vulnerabili, è frutto della collaborazione tra il Ministero della Cultura e il Centro per il Libro e la Lettura, con la gestione tecnica affidata a PagoPA, Consap e Sogei.
Come funziona la Carta della Cultura e requisiti per accedere
La Carta della Cultura è un incentivo economico in formato digitale disponibile per ogni annualità dal 2020 al 2024, con un valore di 100 euro per ciascun anno.
La richiesta può essere effettuata esclusivamente tramite l’App Io, utilizzando lo SPID o la Carta di Identità Elettronica, a partire dal 1° ottobre e per un periodo di 30 giorni. È fondamentale essere residenti in Italia e rientrare nel limite ISEE di 15.000 euro per poter accedere al bonus.
Le domande vengono valutate in base all’ISEE dell’anno di riferimento e ordinate dalla graduatoria con i valori più bassi a quelli più alti, tenendo conto anche della data di presentazione della richiesta.

Poiché il bonus è erogato fino a esaurimento fondi, è consigliabile inviare la domanda tempestivamente. Una volta approvata, la carta sarà visibile nella sezione “Portafoglio” dell’App Io e potrà essere spesa entro 12 mesi dall’attivazione.
Modalità di utilizzo e finalità del bonus
La carta digitale può essere utilizzata per acquistare libri cartacei e digitali dotati di codice ISBN presso librerie o punti vendita convenzionati. L’iniziativa si rivolge in particolare alle famiglie con figli minorenni, al fine di contrastare la povertà culturale e favorire l’accesso alla lettura e alla cultura.
Secondo gli ultimi dati ISTAT aggiornati al 2025, il 26,7% dei minori in Italia si trova in condizioni di rischio povertà, percentuale che aumenta fino al 43,6% nelle regioni del Sud e nelle Isole.
La condizione socioeconomica della famiglia influisce significativamente: oltre la metà dei minori con genitori con al massimo la licenza media è a rischio esclusione sociale, mentre questa percentuale scende al 10,3% nei casi in cui almeno un genitore possieda una laurea.
Inoltre, il 43,6% dei minori stranieri non accompagnati, stimati in 18.625 nel 2024, affronta un rischio di esclusione sociale superiore di oltre 20 punti percentuali rispetto ai coetanei italiani.
L’introduzione di questo bonus rappresenta un passo concreto per sostenere l’accesso alla cultura come strumento di inclusione sociale e contrasto alla povertà educativa, offrendo un supporto immediato e tangibile alle famiglie in difficoltà economica.