Con la Legge 104 sarà possibile ristrutturare la casa anche dei familiari: i lavori che si possono fare e le agevolazioni previste

Le agevolazioni fiscali della Legge 104 per la ristrutturazione degli immobili. Come beneficiarne al massimo.

Il bonus previsto dalla Legge 104 non si limita esclusivamente alla persona con disabilità, ma coinvolge anche parenti e affini che assistono il disabile grave, inclusi genitori, coniuge, partner dell’unione civile o convivente more uxorio, e parenti entro il secondo grado; estendendosi fino al terzo grado qualora i genitori o il coniuge siano ultrasessantacinquenni, affetti da patologie invalidanti, deceduti o mancanti.

Le detrazioni fiscali riconosciute si articolano su due livelli principali: una detrazione IRPEF del 50% sulla spesa sostenuta per opere di ristrutturazione, fino a un tetto massimo di 96.000 euro, e una seconda detrazione del 36% per ulteriori lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, con limite di spesa pari a 48.000 euro.

Questi incentivi sono distinti dal bonus barriere architettoniche. La quale offre invece una detrazione del 75% per interventi specifici di eliminazione degli ostacoli fisici all’interno degli edifici. Quest’ultimo prevede limiti di spesa variabili in base al tipo di edificio: ad esempio, 50.000 euro per abitazioni unifamiliari o una somma moltiplicata per il numero di unità immobiliari in condomini da due a otto appartamenti.

Legge 104: interventi ammessi e requisiti per accedere agli incentivi

Il bonus della Legge 104 si focalizza principalmente su opere che favoriscano l’abbattimento delle barriere architettoniche e il miglioramento dell’autonomia motoria del disabile nell’ambiente domestico. Tra gli interventi ammessi rientrano:

  • Rimozione di scale o installazione di passerelle;
  • Sostituzione della vasca da bagno con una doccia a livello del pavimento;
  • Installazione di ascensori o montascale;
  • Allargamento di porte e passaggi per facilitare la mobilità.

Per accedere a queste agevolazioni, è necessario presentare una richiesta al Sindaco del Comune di residenza corredata da documentazione medica che attesti la disabilità grave, una dichiarazione di notorietà relativa all’immobile interessato e la prova che i lavori non siano ancora stati eseguiti. Entro 15 giorni dal completamento delle opere, occorrerà inoltre consegnare la fattura relativa agli interventi effettuati.

Nel caso in cui le risorse stanziate dal Comune non siano sufficienti a coprire tutte le richieste, si procederà a una graduatoria basata sul grado di disabilità, garantendo così una distribuzione equa degli incentivi disponibili.

Legge 104: con questa potrai ristrutturare casa
Legge 104: interventi ammessi e requisiti per accedere agli incentivi – impresamia.com

Secondo l’articolo 1117 del Codice Civile, il giardino condominiale è un’area comune la cui destinazione d’uso non può essere modificata unilateralmente da un singolo condomino. Questo significa che, anche se ogni condomino può utilizzare lo spazio senza dover richiedere permessi, il suo uso deve rispettare due condizioni fondamentali. Non alterare la funzione originaria dell’area (ad esempio, da zona di relax a orto) e non impedire agli altri condomini di fruire del giardino in modo paritario.

Il regolamento condominiale può inoltre introdurre ulteriori limitazioni. Vietando esplicitamente la coltivazione di ortaggi nel giardino comune o definendo criteri estetici e funzionali da rispettare. La realizzazione di un orto condominiale è quindi possibile solo se non confligge con queste norme e se l’uso non compromette l’aspetto estetico e funzionale dell’area. La quale spesso è destinata a piante ornamentali e a spazi di socializzazione.

L’uso personale di piccole coltivazioni, come piante aromatiche (rosmarino, basilico, menta) o ortaggi in modeste quantità, può essere tollerato. A patto che non comporti modifiche permanenti o impatti visivi negativi. Tutte le spese per la manutenzione o la realizzazione dell’orto devono essere sostenute dal singolo condomino interessato. Senza gravare sul bilancio condominiale.

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