Diventare genitori nel 2025 rappresenta una gioia immensa, ma anche una sfida economica importante. Per questo il bonus è necessario.
Il governo italiano ha previsto diverse misure di sostegno per aiutare le famiglie ad affrontare le spese legate alla crescita dei figli. In questo articolo viene presentata una panoramica aggiornata e dettagliata dei principali bonus figli e aiuti economici disponibili, con tutte le informazioni necessarie per richiederli.
L’assegno di maternità dei Comuni, o assegno di maternità di base, è un contributo mensile pensato per sostenere le famiglie più vulnerabili, in particolare le mamme che non svolgono attività lavorativa.
Assegno di maternità dei Comuni: supporto per le mamme non lavoratrici
Il beneficio è erogato a fronte di specifici requisiti reddituali, valutati tramite l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), strumento fondamentale per garantire equità nell’accesso alle prestazioni sociali.

Per il 2025, l’importo totale dell’assegno ammonta a 2.037 euro, corrispondenti a 407,40 euro mensili. L’ISEE massimo per accedere a questa prestazione è fissato a 20.382,90 euro.
L’importo viene inoltre aggiornato ogni anno in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo, in modo da mantenere il valore reale del contributo adeguato all’aumento del costo della vita.
Il Bonus Asilo Nido è rivolto alle famiglie con figli di età inferiore ai tre anni e può essere utilizzato sia per l’iscrizione a strutture pubbliche o private autorizzate, sia per l’assistenza domiciliare in caso di patologie croniche gravi che impediscono la frequenza all’asilo.
Nel 2025, il contributo può arrivare fino a 3.600 euro annui per nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro, erogati in 11 rate mensili. In presenza di un ISEE superiore, l’importo viene ridotto fino a un minimo di 1.500 euro annui.
La domanda deve essere presentata entro il 31 dicembre 2025 tramite il portale INPS. È importante sottolineare che questo bonus non è cumulabile con le detrazioni fiscali per le spese di asilo nido.
Per il 2025, l’importo mensile può raggiungere un massimo di 201 euro per ciascun figlio minore in famiglie con ISEE fino a 17.227,33 euro. Invece, per chi ha un ISEE pari o superiore a 45.939,56 euro o non presenta l’ISEE, il contributo minimo è di 57,5 euro mensili. Sono inoltre previste maggiorazioni specifiche per madri under 21, famiglie numerose e bambini molto piccoli, incrementando ulteriormente il valore del sostegno.
Il congedo parentale continua a essere uno strumento fondamentale per i genitori lavoratori dipendenti con figli fino a 12 anni. Nel 2025, la misura ha subito un potenziamento significativo: tre mesi di congedo sono ora retribuiti all’80% dello stipendio, da suddividere tra madre e padre, rispetto ai due mesi precedenti.
Il congedo può essere fruito in modo continuativo o frazionato, con un massimo complessivo di 11 mesi tra entrambi i genitori. La richiesta va presentata online all’INPS, previa comunicazione al datore di lavoro con almeno cinque giorni di anticipo.
Inoltre, con la sentenza n. 115 del 21 luglio 2025, la Corte Costituzionale ha riconosciuto il congedo di paternità obbligatorio anche alle lavoratrici genitori intenzionali in coppie omosessuali femminili, a patto che risultino genitori nei registri dello stato civile.
L’INPS ha fornito precise indicazioni operative: il datore di lavoro anticipa l’indennità e la domanda va presentata direttamente all’INPS solo se non previsto l’anticipo; per le dipendenti pubbliche, la richiesta si presenta esclusivamente al datore di lavoro.
Il Bonus Nuovi Nati 2025 è un contributo una tantum di 1.000 euro destinato alle famiglie che nel 2025 hanno avuto un figlio o hanno concluso un’adozione. Per accedervi, la domanda deve essere presentata entro 60 giorni dalla nascita o dall’adozione, e il nucleo familiare deve avere un ISEE minorenni inferiore a 40.000 euro.