Disabilità: nuova riforma per il riconoscimento e l’accertamento. Tutto quello che cambia dal 2025 al 2027
Una profonda trasformazione è in atto nel sistema di riconoscimento della disabilità in Italia. Con l’adozione del Decreto Legislativo 3 maggio 2024, n. 62, il nostro Paese ha avviato un processo di riforma strutturale volto a semplificare, unificare e rendere più equo l’iter per l’accertamento della condizione di disabilità, allineandolo ai più moderni standard internazionali.
Il provvedimento attua quanto previsto dalla legge delega n. 227 del 2021 e introduce una nuova modalità di valutazione, denominata “valutazione di base”, che entrerà pienamente a regime nel 2027. L’intento della riforma è chiaro: superare la frammentazione burocratica che da decenni caratterizza l’accesso a prestazioni, agevolazioni e supporti legati alla disabilità.
Nuove patologie nella lista ufficiale dei disabili: cosa cambia e cosa ti spetta
L’approccio finora in vigore si basava su molteplici percorsi paralleli, spesso ridondanti, con visite ripetute e criteri disomogenei. Con la nuova normativa, si punta invece a un modello valutativo unico, multidisciplinare, centrato sulla persona e sulle sue reali necessità di supporto.

Il nuovo procedimento, definito valutazione di base, presenta alcune caratteristiche fondamentali:
- Competenza esclusiva dell’INPS, che diventa l’unico ente deputato all’accertamento della disabilità;
- Unica visita collegiale, multidisciplinare, volta a fotografare in modo complessivo la condizione del soggetto;
- Utilizzo del questionario WHODAS 2.0, uno strumento standardizzato a livello globale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
Per testare il nuovo sistema prima della sua piena applicazione, il legislatore ha previsto una lunga fase sperimentale, suddivisa in due ondate:
- Prima fase (già attiva dal 2025): 9 province coinvolte – Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste – e focalizzazione su tre patologie: autismo, diabete di tipo 2 e sclerosi multipla.
- Seconda fase (dal 30 settembre 2025): altre 11 province si uniranno alla sperimentazione – Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, la Provincia Autonoma di Trento e la Valle d’Aosta. A queste si aggiunge anche un ampliamento delle patologie, con l’inclusione di artrite reumatoide, cardiopatie, broncopatie croniche e malattie oncologiche.
In totale, sono ora 20 le province coinvolte nella fase sperimentale che, dopo una proroga, proseguirà fino al 31 dicembre 2026. L’entrata in vigore definitiva del nuovo sistema è quindi posticipata al 1° gennaio 2027.
Un altro elemento innovativo è la modalità di avvio del procedimento. Dal 1° gennaio 2025 (o dal 30 settembre nelle province della seconda fase), la domanda di accertamento della disabilità potrà essere presentata solo attraverso il nuovo “certificato medico introduttivo telematico”, che il medico compilerà e trasmetterà direttamente all’INPS. Questo documento sostituirà l’attuale certificazione cartacea e diventerà l’unica via per accedere all’iter valutativo.