Questi dati rappresentano un utile strumento per orientare le scelte quotidiane degli italiani, consentendo di individuare le insegne più vantaggiose.
In un contesto economico segnato dall’inflazione e dall’aumento costante del costo della vita, le famiglie italiane sono alla ricerca di strategie efficaci per contenere la spesa alimentare senza rinunciare alla qualità.
La recente indagine di Altroconsumo, basata su un’analisi approfondita di 1,6 milioni di prezzi rilevati in 1.150 punti vendita distribuiti in 67 città italiane, svela i supermercati più economici del 2025 e offre indicazioni preziose per risparmiare fino a 3.700 euro l’anno.
I supermercati più convenienti del 2025: Eurospin in vetta
L’indagine ha confermato il primato di Eurospin come il discount più economico in Italia, scalzando Lidl, che scivola al terzo posto. La classifica completa, stilata in base all’indice di risparmio con Eurospin come riferimento (valore 100), vede al secondo posto Aldi con un incremento di prezzo dell’1%, seguito da Lidl con lo stesso +1%.
Al quarto posto si posiziona IN’s Mercato, sempre discount, mentre i supermercati tradizionali come Ipercoop e Carrefour occupano posizioni più basse, con maggiorazioni che arrivano fino al 20%.
Una famiglia di quattro persone che sceglie Eurospin per la spesa può risparmiare fino a 3.700 euro all’anno rispetto alla media nazionale di 9.276 euro (dati Istat 2024). Questo risparmio significativo è attribuibile alla combinazione di prezzi competitivi, offerte digitali e una selezione accurata di prodotti economici senza sacrificare la qualità.
Spesa mista e prodotti di marca: differenze e vantaggi
L’analisi ha anche preso in considerazione la spesa mista, ovvero quella che include prodotti economici, a marchio commerciale e di marca, e ha distinto la classifica tra discount e supermercati/ipermercati.
Nel segmento dei supermercati tradizionali, Famila si conferma la catena più conveniente per una spesa mista, seguita da Coop e Conad. Tra i discount, invece, IN’s Mercato domina la classifica con una maggiorazione nulla rispetto al suo indice base, mentre Eurospin e Lidl seguono con incrementi contenuti.

Per chi preferisce esclusivamente prodotti di marca, la classifica evidenzia come i supermercati tradizionali siano più competitivi rispetto ai discount, dove la presenza di marchi noti è limitata. In questo ambito, Famila e Esselunga si posizionano ai vertici della convenienza, con una differenza di prezzo media di appena l’1-2% rispetto alla scelta più economica.
Risparmiare sulla spesa: il ruolo della geografia e del reddito
L’indagine mette in luce anche le differenze territoriali nella spesa alimentare. Contrariamente a un luogo comune che vorrebbe il Sud più economico, il Nord Italia si conferma il “regno” della convenienza grazie a una maggiore competizione tra insegne e una presenza capillare di supermercati economici.
Le regioni più vantaggiose sono Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto, con la città di Venezia che registra la spesa annua più contenuta per una famiglia tipo, intorno ai 6.260 euro.
Nel Centro Italia, i risultati sono più variabili: Firenze mostra un buon potenziale di risparmio (fino a 970 euro l’anno), mentre città come Perugia o Pescara evidenziano margini inferiori.
Il Sud presenta prezzi in linea con la media nazionale, ma a causa dei redditi più bassi, la spesa pesa in modo più significativo sui bilanci familiari. Regioni come Puglia, Calabria e Campania registrano un’incidenza della spesa alimentare sul reddito familiare superiore al 18%.
Tra le città meno convenienti si segnalano Sassari, con una spesa annua minima superiore a 7.400 euro, e Bologna, dove alcuni punti vendita Despar e Sigma mostrano prezzi particolarmente elevati.