Le cartelle esattoriali rappresentano ancora oggi una delle principali fonti di preoccupazione per molti contribuenti italiani.
La complessità delle procedure e le possibili conseguenze, come fermi amministrativi e pignoramenti, impongono una conoscenza aggiornata delle modalità per mettersi in regola, in particolare tramite il modello RS.
Dal 1° gennaio 2025, con l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 110/2024, sono state introdotte importanti novità per la rateizzazione delle cartelle esattoriali. Il numero massimo di rate per i debiti fino a 120.000 euro è stato elevato da 72 a 84 rate mensili, con un ulteriore incremento previsto negli anni successivi: 96 rate per il biennio 2027-2028 e 108 rate a partire dal 2029.
Queste dilazioni sono concesse a semplice richiesta, previa dichiarazione di una situazione di difficoltà economica-finanziaria. Ogni rata deve avere un importo minimo di 50 euro, e la rateizzazione è soggetta a interessi di dilazione, come previsto dalla riforma della riscossione. Per richieste superiori a 120.000 euro o per piani che superano le 84 rate, è obbligatorio documentare la difficoltà economica tramite certificazioni come l’ISEE o altri indicatori finanziari specifici.
Come utilizzare il modello RS per mettersi in regola
La richiesta di rateizzazione può essere presentata in diversi modi. La modalità più veloce e semplice è attraverso l’area riservata del sito ufficiale di Agenzia delle Entrate Riscossione, accessibile con credenziali digitali quali SPID, CIE o CNS. Dopo aver effettuato l’accesso, il contribuente può scaricare l’estratto di ruolo, selezionare le cartelle da rateizzare e inviare la domanda online. L’esito della richiesta, insieme ai moduli di pagamento PagoPA, viene recapitato via e-mail in tempi rapidi.
In assenza di credenziali digitali, è possibile presentare la domanda compilando il modello RS e consegnandolo direttamente agli sportelli di Agenzia delle Entrate Riscossione o inviandolo tramite PEC all’indirizzo corrispondente alla provincia o regione di riferimento. In questo caso, è necessario allegare un documento di riconoscimento valido. Il modulo è disponibile online, completo dell’elenco aggiornato delle caselle PEC regionali.
Il modello RS prevede due tipologie di piani di dilazione: con rate costanti o con rate variabili, che aumentano progressivamente nel tempo. È importante che il contribuente inserisca manualmente tutte le cartelle che intende rateizzare, indicando importi e riferimenti precisi.

L’Agenzia delle Entrate Riscossione ha messo a disposizione vari strumenti online per supportare i contribuenti nel processo di rateizzazione. Il servizio “Rateizza adesso”, presente nell’area riservata e sull’app Equiclick, consente di simulare il numero massimo di rate e di presentare istanze in autonomia, ricevendo risposte in tempo reale.
In caso di difficoltà economica documentata, si può richiedere una dilazione estesa fino a 120 rate mensili, utilizzando il modello RDF e allegando la certificazione ISEE, da inviare tramite PEC. Questo strumento è particolarmente utile per chi si trova in situazioni complesse, come calamità naturali, incendi o eventi eccezionali che abbiano reso inagibile l’immobile di residenza o la sede dell’impresa.
Le normative di riferimento principali sono l’articolo 19 del DPR 602/1973 e il decreto ministeriale del 27 dicembre 2024, che definiscono i criteri per la valutazione della difficoltà economica e le condizioni per la concessione della rateizzazione.
Cartella esattoriale: caratteristiche e conseguenze del mancato pagamento
La cartella esattoriale è il documento attraverso cui l’Agenzia delle Entrate Riscossione notifica ufficialmente al contribuente l’iscrizione a ruolo di somme dovute a enti come Comuni, INPS, Agenzia delle Entrate stessa o altri creditori pubblici. Una volta notificata, la cartella ha forza di titolo esecutivo dopo 60 giorni se non viene impugnata, consentendo di attivare misure quali pignoramenti su stipendi, conti correnti, pensioni o il fermo amministrativo sui veicoli.
La cartella di pagamento contiene informazioni fondamentali quali la descrizione dei debiti, le modalità e i termini per il pagamento, le istruzioni per richiedere la rateizzazione o la sospensione della riscossione, oltre ai dati dell’ente creditore e del funzionario responsabile.
Il mancato pagamento entro i termini comporta l’aggiunta di interessi di mora calcolati giornalmente, e la possibilità di ulteriori azioni esecutive. Dal 2022 sono stati eliminati gli oneri di riscossione (ex aggio) per i carichi affidati all’Agente della riscossione, riducendo i costi a carico del contribuente.