Bonus da 500€ per questi lavoratori, il nuovo aiuto economico è da record: controlla i requisiti e invia la domanda

Prosegue l’opportunità per gli agricoltori italiani di accedere a un bonus agricolo da oltre 500 euro.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 25 agosto 2025, con la possibilità di un accesso anche oltre tale termine, seppur con riduzioni progressive.

Bonus PAC 2025 per la coltivazione dei girasoli: importi e requisiti

La PAC sostiene la coltivazione del girasole da seme attraverso pagamenti accoppiati che premiano chi investe in questa coltura, che oltre a rappresentare un elemento caratteristico del paesaggio estivo italiano, conferma il suo ruolo strategico per la filiera oleaginosa nazionale.

Come ottenere i nuovi bonus
Bonus PAC 2025 per la coltivazione dei girasoli-impresamia.com

L’aiuto economico può superare i 500 euro a ettaro, con un particolare riferimento a due ecoschemi inseriti nella nuova PAC: l’Ecoschema 4 e l’Ecoschema 5. L’Ecoschema 4 prevede un premio di circa 110 euro per ettaro agli agricoltori che integrano nelle rotazioni colturali specie leguminose, foraggere o da rinnovo, a condizione che siano utilizzate sementi certificate e che la coltivazione sia legata a un contratto di fornitura.

L’Ecoschema 5, invece, offre un contributo di 500 euro a ettaro per chi dedica almeno il 25% della propria superficie a specie di interesse apistico, tra cui rientra il girasole. Questo aiuto è pensato per incentivare la salvaguardia degli insetti impollinatori, mantenendo la coltura fino al termine del ciclo produttivo, senza necessariamente procedere al raccolto anticipato.

Nonostante la coltivazione di girasoli da olio sia maggiormente diffusa in regioni come Marche, Toscana ed Emilia Romagna, la produzione nazionale non copre ancora la domanda interna, comportando un significativo livello di importazioni.

Il recente aumento del prezzo dell’olio di girasole, che ha toccato punte di 700 euro a tonnellata nel 2022 e continua a registrare rialzi nel 2025, ha stimolato l’interesse verso questa coltura, considerata anche per la sua relativa semplicità di gestione.

Dal punto di vista ambientale, il girasole è una coltura a basso impatto idrico grazie al suo apparato radicale profondo che riesce a prelevare acqua da strati più profondi del terreno, riducendo la necessità di irrigazione intensiva.

La produzione media si attesta intorno ai 10.000 kg di sostanza secca per ettaro, con un bilancio idrico più favorevole rispetto a molte altre colture intensive. Inoltre, la pianta possiede una naturale resistenza ai parassiti che limita l’uso di antiparassitari, rendendola una soluzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

La domanda per accedere ai contributi PAC destinati alla coltivazione del girasole deve essere presentata entro il 25 agosto 2025, dopo che il termine originario del 31 luglio è stato prorogato più volte per facilitare l’adesione degli agricoltori. È possibile inoltrare la richiesta anche oltre questa data, ma con una decurtazione dell’1% dell’importo per ogni giorno di ritardo.

Le istanze possono essere depositate presso i Centri di Assistenza Agricola (CAA) presenti sul territorio nazionale o direttamente agli uffici territoriali dell’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura).

È fondamentale che gli agricoltori abbiano regolarmente aggiornato il Quaderno di Campagna dell’Agricoltore (QDCA), in quanto la documentazione corretta è un requisito imprescindibile per la concessione del contributo.

I documenti giustificativi obbligatori includono fatture di acquisto sementi, cartellini varietali, contratti di fornitura e dichiarazioni attestanti il rispetto delle condizioni richieste dalla PAC per ottenere il bonus.

L’intervento economico previsto dalla PAC per il girasole rappresenta una spinta importante per incrementare la produzione nazionale di olio, favorire la biodiversità e sostenere pratiche agricole più sostenibili, in linea con gli obiettivi europei per il settore agricolo e ambientale.

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