Scopri quali sono le retribuzioni dei dirigenti scolastici in Italia i fattori che incidono sullo stipendio
Il ruolo del dirigente scolastico rappresenta una posizione di grande responsabilità all’interno del sistema educativo italiano, essendo chiamato a gestire e coordinare l’attività didattica e amministrativa di una scuola. Questa figura, che supervisiona il personale scolastico e garantisce l’applicazione delle normative, percepisce una remunerazione superiore rispetto agli insegnanti.
In questo articolo approfondiremo quanto guadagna un dirigente scolastico in Italia, quali sono i fattori che influenzano il compenso e il percorso necessario per accedere a questa carriera.
Quanto guadagna un dirigente scolastico in Italia?
Il salario di un dirigente scolastico ha subito un significativo incremento a partire dall’estate 2019, in seguito alla firma del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per l’Area Istruzione 2016-2018, che ha equiparato in parte la retribuzione di questi professionisti a quella di altri dirigenti pubblici. Attualmente, la retribuzione annua lorda si colloca mediamente tra i 70.000 e i 100.000 euro, distribuiti su 13 mensilità. Tale variazione dipende principalmente dall’anzianità di servizio e dalla complessità dell’istituto scolastico di assegnazione.

La retribuzione di un dirigente scolastico si compone di diverse voci, che includono:
- Trattamento fondamentale, costituito dallo stipendio tabellare (circa 45.260 euro annui) e dalla Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA), che può variare dai 3.500 ai 12.000 euro all’anno.
- Trattamento accessorio, che comprende la retribuzione di posizione fissa (circa 12.565 euro annui), la retribuzione di posizione variabile, calcolata in base a criteri come la localizzazione geografica, la complessità e la dimensione dell’istituto, e la retribuzione di risultato, che può aggiungere fino a 20.000 euro annui per incarichi di reggenza multipla.
Oltre a queste componenti fisse e variabili, i dirigenti possono percepire ulteriori compensi per incarichi specifici, come la presidenza delle commissioni d’esame (circa 1.249 euro), la direzione di Programmi Operativi Nazionali (PON) con un compenso pari al 5% dello stanziamento totale e la gestione di progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE), per i quali si riconoscono circa 150 euro al giorno di lavoro.
Il mandato di un dirigente scolastico ha una durata triennale, a fronte della quale è possibile il rinnovo o l’assegnazione a un nuovo istituto. Sebbene il contratto di lavoro non definisca un orario specifico, il dirigente è tenuto a portare a termine tutti gli obblighi relativi al ruolo, senza vincoli di tempo o luogo: può operare anche da remoto o nel fine settimana, purché garantisca la buona gestione dell’istituto.
Per accedere alla carriera di dirigente scolastico è indispensabile superare un Concorso Pubblico Nazionale bandito dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR). L’accesso è riservato al personale docente o educativo con contratto a tempo indeterminato e prevede requisiti specifici:
- Possesso di un diploma di laurea magistrale o titolo equipollente;
- Almeno cinque anni di servizio nelle istituzioni scolastiche italiane.
Il concorso, noto come “corso-concorso”, si articola in tre fasi:
- Test di preselezione: un quiz computerizzato con 100 domande a risposta multipla, previsto solo se il numero di candidati supera di tre volte i posti disponibili.
- Prova scritta: comprende cinque domande aperte su materie quali normativa scolastica, organizzazione del lavoro, diritto civile e amministrativo, e contabilità di Stato, oltre a cinque quesiti a risposta chiusa in lingua straniera (tra inglese, francese, tedesco o spagnolo).
- Prova orale: un colloquio approfondito sulle materie d’esame con verifica delle competenze informatiche e della conoscenza della lingua straniera scelta.