Pensioni, c’è chi può già festeggiare: l’età scende da 67 a 64, ma servono questi documento

Una notizia che gira poco incoraggiante attende chi ha meno di 65 anni e guarda con speranza al pensionamento.

Le recenti disposizioni normative, infatti, stanno delineando un futuro previdenziale che potrebbe allungare i tempi di uscita dal lavoro per migliaia di lavoratori. Questo cambiamento non riguarda solo gli aspetti economici, ma impatta anche sulle aspettative di vita e sul benessere di chi sogna di poter dire addio alla carriera lavorativa entro tempi ragionevoli.

Attualmente, la pensione di vecchiaia è accessibile a chi ha compiuto 67 anni, a condizione di aver accumulato almeno 20 anni di contributi. Per uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, esistono diverse opzioni, tra cui la pensione anticipata ordinaria, che permette di andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica, ma con un requisito contributivo di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Chi non soddisfa questi criteri deve quindi attendere il compimento dei 67 anni. Tuttavia, le novità in arrivo mettono a rischio anche queste certezze. L’innalzamento costante dell’aspettativa di vita, infatti, si traduce in un aumento automatico dell’età pensionabile, allungando i tempi di permanenza nel lavoro.

Dal 2027 aumenti automatici dell’età pensionabile

A partire dal 2027, entrerà in vigore un adeguamento automatico basato sui dati demografici e sull’aspettativa di vita. In pratica, per ottenere la pensione di vecchiaia sarà necessario aver compiuto 67 anni e 3 mesi, con un ulteriore aumento previsto per la pensione anticipata: i contributi richiesti saliranno da 42 anni e 10 mesi a 43 anni e 1 mese. Nel 2029 è previsto un ulteriore innalzamento a 43 anni e 3 mesi, con una riduzione di un anno per le donne.

Questi ritocchi non riguardano solo le forme ordinarie di pensionamento, ma anche altre modalità agevolate come l’isopensione e il contratto di espansione. Di conseguenza, chi è nato dopo il 1960 e raggiungerà i requisiti pensionistici dopo il 2027 dovrà restare al lavoro più a lungo rispetto alle aspettative iniziali.

La legge prevede che ogni due anni vengano aggiornati i requisiti pensionistici in relazione all’andamento dell’aspettativa di vita, un meccanismo che ha già portato, con l’ultima revisione del 2019, ad aumentare di cinque mesi il periodo di contribuzione richiesto. Ora è probabile che questi incrementi si ripetano, a meno che il governo non intervenga rapidamente con misure mirate per venire incontro alle esigenze dei cittadini.

Attese e scenari futuri: la risposta del governo nella prossima Manovra

Il tema della riforma pensionistica rimane quindi al centro del dibattito politico e sociale. L’esecutivo è consapevole della delicatezza della questione e starebbe lavorando a soluzioni che possano conciliare la sostenibilità del sistema previdenziale con le richieste di flessibilità da parte dei lavoratori.

La prossima Manovra finanziaria sarà il banco di prova per capire se verranno introdotte novità sostanziali o se si proseguirà lungo la strada degli adeguamenti automatici. Dalla politica e dalle parti sociali ci si attende dunque un confronto serrato per evitare che gli aumenti dell’età pensionabile diventino un ostacolo insormontabile per chi, pur avendo accumulato una lunga carriera contributiva, si vede costretto a prolungare l’attività lavorativa ben oltre quanto immaginato in passato.


Parallelamente, in ambito musicale e culturale, il cantautore milanese Fabio Concato, noto per la sua lunga carriera iniziata negli anni ’70 e per brani diventati veri classici della canzone d’autore italiana, come Domenica bestiale e Fiore di maggio, rimane un simbolo di serenità e riflessione in tempi incerti. La sua citazione nella canzone Tornando a casa offre un messaggio di speranza e positività: “ma che bestia brutta la tristezza, ma questa sera non mi prenderà”. Un invito a non lasciarsi sopraffare dalle difficoltà, anche quando il futuro appare poco rassicurante.


Mentre il panorama previdenziale si prepara a cambiamenti importanti, altre aree del Paese vedono l’impegno delle istituzioni nel rilanciare sviluppo e welfare. Ad esempio, in Sicilia, la recente approvazione della Manovra Ter da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana ha stanziato risorse per oltre 339 milioni di euro, finalizzate a emergenze come la crisi idrica, il sostegno agli enti locali e il potenziamento del sistema sanitario.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di questa manovra per affrontare problemi urgenti e supportare il tessuto sociale e produttivo dell’isola, con investimenti mirati anche nella sicurezza, nella manutenzione delle infrastrutture e nella spesa sociale. Questo impegno rappresenta un segnale di attenzione concreta verso le esigenze dei cittadini, in un momento in cui il sistema previdenziale nazionale si trova ad affrontare sfide complesse e necessità di riforma.

Il tema della riforma pensionistica rimane quindi al centro del dibattito politico e sociale. L’esecutivo è consapevole della delicatezza della questione e starebbe lavorando a soluzioni che possano conciliare la sostenibilità del sistema previdenziale con le richieste di flessibilità da parte dei lavoratori.

La prossima Manovra finanziaria sarà il banco di prova per capire se verranno introdotte novità sostanziali o se si proseguirà lungo la strada degli adeguamenti automatici. Dalla politica e dalle parti sociali ci si attende dunque un confronto serrato per evitare che gli aumenti dell’età pensionabile diventino un ostacolo insormontabile per chi, pur avendo accumulato una lunga carriera contributiva, si vede costretto a prolungare l’attività lavorativa ben oltre quanto immaginato in passato.

Mentre il panorama previdenziale si prepara a cambiamenti importanti, altre aree del Paese vedono l’impegno delle istituzioni nel rilanciare sviluppo e welfare. Ad esempio, in Sicilia, la recente approvazione della Manovra Ter da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana ha stanziato risorse per oltre 339 milioni di euro, finalizzate a emergenze come la crisi idrica, il sostegno agli enti locali e il potenziamento del sistema sanitario.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di questa manovra per affrontare problemi urgenti e supportare il tessuto sociale e produttivo dell’isola, con investimenti mirati anche nella sicurezza, nella manutenzione delle infrastrutture e nella spesa sociale. Questo impegno rappresenta un segnale di attenzione concreta verso le esigenze dei cittadini, in un momento in cui il sistema previdenziale nazionale si trova ad affrontare sfide complesse e necessità di riforma.

Change privacy settings
×