100.000 euro ma ad una condizione: il lavoro dei sogni (che nessuno vuole più)

Anna Wintour, è alla ricerca di una nuova figura professionale che sembra uscito direttamente dal celebre film cult “Il Diavolo veste Prada”.

La famosa casa editrice ha infatti pubblicato un annuncio di lavoro per selezionare un Executive Assistant che affiancherà la storica direttrice, con una retribuzione annua che può arrivare fino a 125.000 dollari. La notizia ha immediatamente catturato l’attenzione del web, facendo sognare tutti gli appassionati della moda e del cinema, proprio mentre a New York sono in corso le riprese del sequel del film che ha segnato un’epoca.

L’offerta di lavoro pubblicata sul sito “Careers” di Condé Nast porta inevitabilmente a pensare alla figura di Andy Sachs, la giovane assistente interpretata da Anne Hathaway nel film del 2006, che entrava per la prima volta nell’ufficio della temuta Miranda Priestly, personaggio ispirato proprio a Anna Wintour. Oggi, però, non si tratta di finzione ma di una realtà molto concreta per chi ambisce a lavorare a stretto contatto con la “zarina” della moda.

La posizione di Executive Assistant prevede una gestione impeccabile degli impegni e delle comunicazioni di Wintour, il coordinamento della sua agenda fittissima fatta di viaggi ed eventi sia nazionali che internazionali, la gestione della corrispondenza telefonica e via mail, oltre all’assistenza nella ricerca di contenuti e nella supervisione di progetti speciali. Un ruolo che richiede nervi saldi, dedizione totale e capacità di lavorare in modo estremamente efficiente.

Il range salariale è compreso tra 90.000 e 125.000 dollari l’anno, una cifra che riflette l’importanza e la complessità del ruolo nel cuore pulsante del fashion system globale. Al momento non sono ancora noti i nomi dei candidati selezionati, ma la curiosità e l’attesa sono alle stelle.

Il ruolo chiave di Anna Wintour e il contesto attuale

A 75 anni, Anna Wintour ha lasciato lo scorso giugno la carica di direttrice di Vogue America dopo ben 37 anni alla guida della rivista, ma ha assunto un ruolo ancora più strategico all’interno di Condé Nast come Responsabile dei Contenuti Globali e Direttrice Editoriale Globale di Vogue. Questo importante cambiamento nella sua carriera ha dato un nuovo significato alla ricerca di un assistente esecutivo a supporto delle sue molteplici attività.

La coincidenza che vede le riprese del sequel de “Il Diavolo veste Prada” svolgersi proprio in questo periodo a New York ha trasformato un semplice annuncio di lavoro in un vero e proprio fenomeno mediatico, che mescola sapientemente la cultura pop con la realtà lavorativa del mondo della moda. Sui social network, oltre alle speculazioni sul nome del prossimo direttore di Vogue America, si rincorrono anche le ipotesi su chi avrà l’onore (e la sfida) di rispondere al telefono con la frase ormai iconica: “Ufficio di Anna Wintour”.

Anna Wintour, nata a Hampstead nel 1949, è una delle figure più influenti nel settore dell’editoria di moda mondiale. La sua carriera, iniziata negli anni Sessanta, l’ha portata a rivoluzionare Vogue America a partire dal 1988, imponendo uno stile personale e una visione innovativa che ha saputo coniugare moda di altissimo livello con elementi più accessibili e mainstream.

Il personaggio di Miranda Priestly nel film tratto dal romanzo di Lauren Weisberger è liberamente ispirato a lei, e la sua fama ha superato i confini del fashion system diventando un’icona culturale. Il documentario “The September Issue” ha mostrato al pubblico la realtà dietro le quinte della sua redazione, confermando quanto la sua figura sia potente e influente.

Wintour è anche nota per la sua preferenza verso designer britannici e americani, e per il suo ruolo di mentore di stilisti emergenti, come John Galliano. Dal punto di vista editoriale, ha portato Vogue a un successo commerciale senza precedenti, grazie a scelte audaci e alla capacità di rinnovarsi continuamente.

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