L’ (INPS) ha recentemente diffuso importanti aggiornamenti riguardanti l’Assegno di Inclusione, cosa bisogna sapere.
Il messaggio INPS n. 2388 del 29 luglio 2025 introduce una procedura di conferma che prevede l’invio di SMS o e-mail ai beneficiari, i quali avranno a disposizione 60 giorni per regolarizzare la propria posizione e non perdere l’assegno mensile.
L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico rivolta a nuclei familiari in condizioni di fragilità economica e sociale, istituita dal 1° gennaio 2024. La prestazione è vincolata a requisiti di reddito, residenza e cittadinanza, e si basa su una scala di equivalenza che tiene conto dei cosiddetti “carichi di cura”, ossia la presenza in famiglia di minori, persone con disabilità o non autosufficienti.
Secondo le nuove disposizioni, quando in un nucleo familiare sono presenti bambini sotto i tre anni, almeno tre figli minorenni, o persone con disabilità o non autosufficienti, il carico di cura può essere attribuito automaticamente a un adulto del nucleo familiare, anche se non indicato esplicitamente nella domanda. Tale automatismo vale esclusivamente per soggetti che soddisfano i requisiti di legge e può essere confermato o modificato dai servizi sociali, che valutano la situazione familiare.
Per coloro che percepiscono contemporaneamente il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), misura finalizzata all’inserimento lavorativo, è prevista un’incompatibilità con il riconoscimento del carico di cura. Pertanto, in presenza di un SFL attivo, l’INPS non attribuirà automaticamente il carico di cura. Il beneficiario manterrà il SFL finché la domanda rimane accolta, ma potrà scegliere di rinunciarvi per diventare eleggibile all’ADI con carico di cura.
Il messaggio INPS evidenzia che, in caso di domande precedentemente respinte per reddito ritenuto troppo alto, l’Istituto ha riesaminato d’ufficio le pratiche e accolto molte richieste, purché venga indicato correttamente il carico di cura. Le domande sospese per mancata comunicazione di variazioni occupazionali devono essere regolarizzate entro 60 giorni dalla ricezione di un SMS o e-mail di avviso; in caso contrario, la domanda sarà chiusa definitivamente.
Assegno di Inclusione: requisiti, benefici e calendario pagamenti 2025
L’Assegno di Inclusione è destinato a nuclei familiari in cui almeno un componente rientra in una delle seguenti categorie: persone con disabilità, minorenni, anziani con almeno 60 anni, o soggetti in condizioni di svantaggio assistiti dai servizi socio-sanitari territoriali. La misura è vincolata a requisiti di cittadinanza, residenza (almeno cinque anni, di cui due continuativi), e a limiti economici precisi, tra cui un ISEE non superiore a 10.140 euro e un reddito familiare inferiore a soglie differenziate in base alla composizione del nucleo e alla presenza di persone anziane o con disabilità grave.
Il beneficio economico si compone di due quote: una integrazione del reddito familiare e un contributo per il canone di locazione, erogato tramite la Carta di inclusione (Carta ADI). La carta consente acquisti, pagamento dell’affitto, utenze domestiche e prelievi di contante entro limiti mensili parametrati alla scala di equivalenza.
Per quanto riguarda le tempistiche, l’INPS ha definito un calendario dettagliato dei pagamenti per il 2025, con le prime erogazioni avvenute già da gennaio. Le mensilità sono generalmente accreditate il 15 di ogni mese, mentre ulteriori pagamenti o arretrati vengono effettuati il 27 del mese. In particolare, i beneficiari devono sottoscrivere un Patto di Attivazione Digitale (PAD) per il nucleo familiare, condizione necessaria per l’inizio e il mantenimento dell’erogazione.

Il messaggio INPS n. 2388 prevede che chi riceve una comunicazione di sospensione per mancata indicazione o aggiornamento delle variazioni lavorative disponga di 60 giorni per presentare il modello ADI-Com esteso, da inviare tramite patronati, CAF o direttamente all’INPS. È fondamentale indicare la data esatta della variazione, anche se risalente al 2024, per poter riattivare il beneficio.
L’INPS ha inoltre precisato che le domande accolte sono soggette a controlli periodici sulle condizioni reddituali e occupazionali dei beneficiari, al fine di garantire la correttezza nell’erogazione del sostegno e l’aggiornamento delle informazioni.
Supporto per la Formazione e il Lavoro e incompatibilità con il carico di cura
La normativa vigente stabilisce che non è possibile cumulare il riconoscimento del carico di cura nell’ADI con il percepimento del SFL. Questa misura di sostegno al lavoro, infatti, è incompatibile con la fruizione di altri benefici che prevedano carichi di cura. L’INPS ha quindi adottato una linea prudenziale impedendo l’attribuzione automatica del carico di cura ai beneficiari SFL, evitando così errori nei pagamenti.
Tuttavia, il beneficiario può decidere di rinunciare al SFL e richiedere il riconoscimento del carico di cura nell’ambito dell’ADI, anche dopo la scadenza del periodo previsto per il Supporto per la Formazione e il Lavoro, in modo da non perdere del tutto il sostegno economico.