Incidente in auto, se lo comunico tardi perdo il risarcimento? Cosa devi fare subito per non dire addio ai soldi

La tempestività nella comunicazione di un incidente alla propria compagnia assicurativa è un obbligo giuridico.

In caso di ritardo, gli effetti possono essere molto gravi: dalla riduzione dell’indennizzo sino alla perdita del diritto al risarcimento, soprattutto se il comportamento dell’assicurato è considerato intenzionalmente scorretto.

La Corte di Cassazione con una recente ordinanza, la n. 16320/2025 ha ribadito un principio cardine inerente alla tardiva comunicazione, chiarendo quando il ritardo è scusabile e quando, invece, dallo stesso scaturisce la decadenza totale dal diritto alla copertura.

Cosa devi fare subito per non dire addio ai soldi

Ad esempio, immaginate di aver subito un danno: un incidente stradale, o un infortunio personale. La confusione del momento vi impedisce di informare tempestivamente la compagnia assicurativa. Lo fate soltanto dopo giorni o, addirittura, dopo settimane.

Quando si perde il diritto al risarcimento?
Cosa devi fare subito per non dire addio ai soldi-impresamia.com-

In tal caso, è troppo tardi per essere risarciti? Semplicemente la legge distingue due casi: colpa semplice, in tale circostanze la tardata comunicazione è frutto di una disattenzione, quindi, il diritto ad risarcimento non decade, ma la compagnia assicurativa ha la facoltà di ridurre l’indennizzo in proporzione al danno economico subito a causa del ritardo.

Condotta dolosa: ritardo voluto ed intenzionale, in tali circostanze l’indennizzo può essere negato del tutto. Ma qual è la differenza tra colpa e dolo? Ai sensi dell’articolo 1915 del codice civile, se l’assicurato ritarda l’avviso per negligenza, l’assicuratore può limitarsi ad una riduzione della somma da pagare, a condizione che dimostri un danno effettivo legato al ritardo.

Diverso il discorso quando il ritardo è intenzionale, ovvero non è conseguenza di una dimenticanza, ma di una scelta consapevole, in tale situazione si parla di omissione dolosa e, si perde qualsiasi diritto al rimborso.

Con l’ordinanza n.16320 del 2025, la Corte di Cassazione ha ribadito che non serve provare un intento truffaldino per perdere il diritto, basta infatti che: il soggetto sia consapevole dell’obbligo di avvisare e che decida volontariamente di non adempiere a tale onore.

In sintesi, dunque, il fatto di scegliere coscientemente di non comunicare il sinistro alla compagnia assicurativa, ad esempio, per evitare un aumento del premio, è bastevole per far scattare la perdita del diritto all’indennizzo.

La decisione della Cassazione è un monito chiaro: non sottovalutare mai l’onere di comunicare un sinistro tempestivamente. Si tratta di una responsabilità reale, la cui trasgressione può comportare conseguenze anche molto pesanti.

Per tutelarsi, è necessario dunque comunicare in tempi celeri, non appena si consuma un sinistro. In ambito assicurativo agire con trasparenza e rispettare gli obblighi di sanciti dalla legge e dal contratto è la migliore forma di tutela per evitare contestazioni ed ottenere i risarcimento dovuto

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