Notizia importante per tantissimi italiani: c’è una nuova soglia per il patrocinio gratuito degli avvocati. Svolta già da quest’anno.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’11 luglio 2025, è entrato in vigore il Decreto del Ministero della Giustizia del 22 aprile 2025 che adegua le soglie di reddito per l’accesso al gratuito patrocinio a spese dello Stato, comunemente noto come “avvocato gratis”.
Questa misura rappresenta un fondamentale strumento di tutela per i cittadini con redditi bassi, garantendo l’accesso alla giustizia senza oneri legali.
Aggiornamento delle soglie di reddito per il gratuito patrocinio 2025-2026
Il gratuito patrocinio è previsto in diverse aree del diritto, dal civile al penale, dall’amministrativo al tributario. Per poterne usufruire, è necessario presentare una domanda e dimostrare che il reddito familiare annuo non superi una soglia specifica, aggiornata periodicamente dal Ministero della Giustizia sulla base dell’indice ISTAT che misura l’aumento del costo della vita. L’ultimo aggiornamento, risalente al 2023, aveva fissato la soglia a 12.838,01 euro, tenendo conto di un incremento del 9,4% nel costo della vita tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2022.
Ora, per il biennio 2025-2026, la nuova soglia è stata elevata a 13.659,64 euro, riflettendo un aumento del 6,4% rilevato dall’ISTAT nel periodo 1° luglio 2022 – 30 giugno 2024. Questa rivalutazione, che permette a un numero maggiore di soggetti di accedere al gratuito patrocinio, rappresenta un adeguamento necessario per far fronte all’inflazione e alle mutate condizioni economiche. Per verificare il diritto al gratuito patrocinio, viene preso come riferimento il reddito imponibile ai fini IRPEF risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi presentata.
Per esempio, chi farà domanda nel 2025 dovrà basarsi sulla dichiarazione presentata nel 2025 relativa all’anno d’imposta 2024 (modello 730/2025). Nel caso in cui il richiedente conviva con il coniuge o altri familiari, la soglia di reddito viene calcolata sommando i redditi di tutti i componenti del nucleo familiare. Inoltre, la soglia di accesso viene maggiorata di 1.032,91 euro per ogni familiare convivente, come previsto dall’articolo 92 del Testo Unico delle Spese di Giustizia.

Questa disposizione consente di considerare le necessità economiche di nuclei familiari più numerosi. Se il richiedente non presenta la dichiarazione dei redditi, può essere utilizzata altra documentazione come il Modello CU (Certificazione Unica) per attestare il reddito. La domanda per il gratuito patrocinio deve essere presentata al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati competente, che varia a seconda del luogo in cui si svolge il processo o si trova il magistrato competente:
- Nel caso di un processo in corso, si presenta presso il Consiglio relativo al luogo dove ha sede il magistrato davanti al quale si svolge il procedimento;
- Se il processo ancora non è iniziato, la domanda va fatta presso il Consiglio dell’Ordine competente per il luogo dove ha sede il magistrato che esaminerà il merito;
- Per i ricorsi in Cassazione, Consiglio di Stato o Corte dei Conti, la domanda deve essere presentata presso il Consiglio dell’Ordine del luogo dove ha sede il giudice che ha emesso il provvedimento impugnato.
Alla domanda va allegata la documentazione che attesti il rispetto del requisito reddituale, ma è sufficiente un’autocertificazione. L’istruttoria della domanda si conclude generalmente in circa 10 giorni. Una volta accettata la richiesta, il beneficiario ha diritto a nominare un difensore scegliendolo dall’Elenco degli Avvocati abilitati al patrocinio a spese dello Stato, curato dai Consigli degli Ordini degli Avvocati del distretto della Corte di Appello competente.
Questa misura, dunque, garantisce un accesso più ampio e facilitato alla giustizia per le persone con difficoltà economiche, confermando l’importanza del gratuito patrocinio come strumento di equità sociale nel sistema giudiziario italiano.