Questi interventi rappresentano un significativo sostegno economico per le famiglie numerose, valorizzando il ruolo delle madri lavoratrici.
Con il Decreto Legge n. 95 del 30 giugno 2025, il Governo ha ridefinito il panorama degli incentivi a favore delle famiglie numerose, in particolare per le lavoratrici con almeno due figli.
Questa nuova normativa introduce importanti novità rispetto al precedente quadro normativo, ampliando la platea dei beneficiari e modificando le modalità di erogazione dei contributi. Ecco tutti i dettagli aggiornati sul bonus mamme e sulle agevolazioni previste per il 2025 e il 2026.
Bonus mamme 2025: estensione e nuove modalità di erogazione
Originariamente introdotto con la Legge di Bilancio 2024, il bonus mamme prevedeva l’esonero totale dei contributi previdenziali per le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e almeno tre figli, fino al compimento del 18° anno del figlio più piccolo, con un tetto massimo di 3.000 euro annui. Per le madri con due figli, invece, l’esonero era valido solo per il 2024 e limitato fino al decimo anno del figlio più piccolo.
Nel 2024, questa misura aveva coinvolto circa 570.000 lavoratrici, con un impatto economico per lo Stato stimato intorno ai 500 milioni di euro.
La Manovra 2025 ha introdotto rilevanti modifiche: l’incentivo è ora accessibile anche alle lavoratrici autonome e precarie, purché con un reddito annuo inferiore a 40.000 euro.
Il bonus si presenta come uno sgravio parziale sui contributi previdenziali e spetta sia alle dipendenti (escluse le lavoratrici domestiche) sia alle autonome titolari di redditi da lavoro autonomo, d’impresa in contabilità ordinaria o semplificata e da partecipazione, mentre è escluso chi aderisce al regime forfettario.
Il beneficio è riconosciuto fino al compimento del 10° anno di età del figlio più giovane e, per le madri con almeno tre figli, sarà esteso fino al 18° anno a partire dal 2027, sempre che venga adottato il decreto attuativo congiunto tra Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia e delle Finanze, la cui emissione è prevista entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Decreto Legge 95/2025: bonus mensile alternativo per il 2025
Per superare l’incertezza legata al ritardo del decreto attuativo, il Governo ha disposto con il DL 95/2025 un bonus alternativo per l’anno in corso: 40 euro mensili per ogni mese o frazione di attività lavorativa o autonoma svolta nel 2025.

Questo bonus, del valore complessivo di 480 euro erogati in un’unica soluzione a dicembre 2025, è destinato alle madri con almeno due figli e reddito annuo inferiore a 40.000 euro, inclusi lavoratori dipendenti anche a termine, autonome e precarie. L’importo è esentasse e non soggetto a contributi previdenziali.
Benefici previsti per il 2025 e il 2026: quadro riepilogativo
Le madri dipendenti a tempo indeterminato con tre o più figli continueranno a beneficiare dell’esonero contributivo totale anche per il 2025, come previsto dalla normativa triennale in vigore. Le lavoratrici con contratto a termine o autonome con almeno tre figli, invece, riceveranno il bonus una tantum da 480 euro, se in possesso dei requisiti di reddito.
Per il 2026, salvo ulteriori modifiche legislative, si prevede:
- Per le madri con due figli (dipendenti o autonome), l’applicazione di uno sconto contributivo parziale, subordinato ai limiti del decreto attuativo.
- Conferma dell’esonero contributivo totale per le madri dipendenti a tempo indeterminato con tre o più figli.
- Per le madri autonome o precarie con tre o più figli, il mantenimento del bonus mensile da 40 euro per 12 mesi, pari a 480 euro l’anno.