Sebbene il testamento olografo possa essere conservato in casa, è consigliabile affidarne la custodia a un notaio o a un soggetto di fiducia.
Il tema della validità del testamento scritto a mano in casa senza notaio è spesso oggetto di dubbi e incertezze tra testatori ed eredi. Molti italiani preferiscono redigere autonomamente le proprie ultime volontà per risparmiare sulle spese notarili e mantenere riservatezza assoluta.
Ma quali sono i requisiti imprescindibili affinché questo tipo di testamento sia valido? E cosa si può fare in caso di contestazione?
Testamento olografo: validità e requisiti fondamentali
Il testamento olografo è l’unico tipo di testamento che si può redigere senza l’intervento del notaio, ma deve rispettare alcune condizioni imprescindibili. In primo luogo, tutte le parti del documento devono essere scritte interamente a mano dal testatore: la scrittura a mano è il requisito essenziale che conferisce validità al testamento olografo.
Non è quindi ammesso utilizzare mezzi diversi, come la scrittura al computer o la dettatura video, né stampare un testo scritto al pc firmandolo poi a mano.
Il documento deve inoltre contenere la firma autografa del testatore e la data di redazione. Solo in presenza di questi elementi si può parlare di un testamento valido. L’assistenza del notaio, pur non obbligatoria, può essere fondamentale in presenza di patrimoni complessi o situazioni familiari delicate, poiché garantisce una redazione priva di errori formali che possono compromettere la validità del documento.
Dove e come scrivere il testamento olografo
Non esistono particolari limitazioni sul luogo o sul supporto su cui scrivere il testamento olografo. Può essere redatto su un semplice foglio di carta, un taccuino, o addirittura su supporti poco convenzionali come un fazzoletto. La giurisprudenza ha riconosciuto la validità anche di testamenti scritti in situazioni estreme, per esempio sul muro o sul pavimento, purché venga garantita l’autografia e la volontà del testatore.

Per quanto riguarda lo strumento di scrittura, la normativa non impone una penna specifica. Tuttavia, per evitare contestazioni, è consigliato utilizzare una penna a inchiostro (preferibilmente nero o blu) che garantisca la leggibilità e la durata del testo nel tempo.
Alcune sentenze hanno addirittura ammesso l’uso di materiali insoliti come gesso, carbone o vernice, purché si possa dimostrare che il documento esprime chiaramente la volontà del testatore.
Cosa fare in caso di invalidità o contestazione del testamento olografo
Il testamento olografo può essere dichiarato nullo o annullabile. La nullità si verifica quando mancano i requisiti formali essenziali (scrittura a mano, firma, data) o quando vi siano finalità illecite. La nullità può essere fatta valere da chiunque abbia interesse, senza limiti di tempo.
L’annullabilità riguarda situazioni meno gravi, come la presenza di vizi di volontà (violenza, errore, dolo) o l’incapacità di intendere e di volere del testatore. In questo caso, l’impugnazione deve avvenire entro cinque anni dalla pubblicazione del testamento.
In entrambi i casi, l’eventuale invalidità deve essere accertata da un giudice in sede civile. Qualora il testamento venga dichiarato inefficace, il patrimonio sarà diviso secondo le norme di legge o eventuali testamenti precedentemente validi.