Perché l’importo di luglio è più basso? Ci sono importanti notizie per coloro che ricevono l’Assegno Unico.
L’Assegno Unico continua a rappresentare un sostegno fondamentale per molte famiglie italiane, ma con l’arrivo della seconda metà dell’anno emergono alcune criticità riguardanti l’importo erogato a luglio 2025.
In particolare, per numerosi percettori si registra un calo nell’assegno mensile, legato al mancato aggiornamento tempestivo dell’ISEE. Approfondiamo le ragioni di questo fenomeno e cosa comporta per chi non ha rispettato le scadenze previste.
L’importanza dell’aggiornamento ISEE per l’Assegno Unico
Il 30 giugno 2025 ha rappresentato la scadenza ultima per tutti i beneficiari dell’Assegno Unico per i figli a carico per aggiornare il proprio Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) ed evitare così di perdere gli arretrati spettanti a partire dal mese di marzo 2025. L’Assegno Unico è una prestazione erogata dall’INPS che ha sostituito diverse misure precedenti come le detrazioni per figli a carico e l’assegno familiare.
L’importo di questo sostegno varia infatti in base al valore aggiornato dell’ISEE, uno strumento che fotografa la condizione economica del nucleo familiare. Chi ha rinnovato l’ISEE entro la scadenza del 30 giugno ha potuto beneficiare dell’adeguamento retroattivo dell’assegno, con accredito degli arretrati dal mese di marzo 2025. Coloro che invece hanno aggiornato l’indicatore dopo questa data, dovranno accontentarsi di un importo minimo per i mesi precedenti e vedranno l’adeguamento solo a partire dal mese successivo alla nuova presentazione dell’ISEE, senza arretrati.
L’Assegno Unico figli a carico viene corrisposto dall’INPS a fronte di una domanda che, una volta presentata, non necessita di essere ripetuta ogni anno. Ciò che occorre è il rinnovo periodico dell’ISEE per mantenere aggiornata la fascia di reddito e quindi l’importo spettante. L’assegno spetta per ogni figlio minorenne, ma anche per quelli maggiorenni fino a 21 anni a certe condizioni, e per figli maggiorenni con disabilità senza limiti di età. Sono previste inoltre maggiorazioni in presenza di figli con disabilità nel nucleo familiare.

Nel caso in cui l’ISEE non venga rinnovato, l’INPS eroga l’importo minimo di 57,50 euro per figlio. Questo meccanismo è stato applicato anche per il mese di luglio 2025 nei confronti di chi ha aggiornato l’ISEE solo dopo il 30 giugno. Per chi ha aggiornato l’ISEE dopo la scadenza fissata, la situazione è meno favorevole. Ad esempio, un rinnovo effettuato a luglio comporta il pagamento di soli 57,50 euro per figlio nel mese di luglio, mentre l’adeguamento al valore corretto dell’ISEE avverrà solamente da agosto in poi, ma senza recupero degli arretrati da marzo.
Lo stesso principio vale per chi presenterà l’ISEE solo nel mese di agosto: percepirà il minimo per i mesi di luglio e agosto, con adeguamento soltanto da settembre e senza conguaglio. Inoltre, è importante ricordare che l’Assegno Unico rimane al valore minimo anche nei casi di totale assenza di ISEE o di situazioni con un indicatore superiore a 45.939,56 euro, il limite massimo previsto per beneficiare di un importo superiore.
Questa situazione ha creato non poche difficoltà a molte famiglie che, pur avendo diritto a un assegno più elevato, si sono trovate a ricevere importi ridotti per mancate o ritardate comunicazioni dei dati ISEE, sottolineando ancora una volta l’importanza di rispettare le scadenze per non perdere risorse economiche fondamentali per la gestione del bilancio familiare.