Queste novità rappresentano un importante passo avanti nell’agevolare l’accesso e la fruizione del bonus destinato agli anziani fragili.
Una nuova opportunità si apre per gli over 65 con l’introduzione di un bonus mensile da 850 euro, pensato per sostenere gli anziani in condizioni di particolare fragilità.
Recentemente l’INPS, con il messaggio n. 2193 dell’8 luglio 2025, ha annunciato una significativa semplificazione nelle procedure di richiesta di questa prestazione universale, volta a facilitare l’accesso al beneficio.
Il bonus per anziani: caratteristiche e requisiti
Il Decreto Legislativo 29/2024, noto come Decreto Anziani, ha introdotto una misura sperimentale valida per il biennio 2025-2026, consistente in un bonus di 850 euro mensili destinato agli anziani con particolari necessità assistenziali.
La prestazione, chiamata Prestazione Universale, è erogata dall’1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 e si compone di due quote: una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento e una quota integrativa, appunto l’assegno di assistenza da 850 euro.
Per accedere al bonus è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
– età minima di 80 anni;
– reddito ISEE non superiore a 6.000 euro;
– livello di bisogno assistenziale gravissimo;
– titolarità dell’indennità di accompagnamento.
La quota integrativa deve essere utilizzata esclusivamente per coprire i costi di una badante regolarmente assunta o per acquistare servizi di assistenza sociale non residenziale forniti da imprese e professionisti qualificati. L’INPS ha precisato che un uso improprio o parziale di queste somme comporterà la revoca dell’assegno e la restituzione del denaro percepito.
Semplificazioni nella domanda e nuove funzionalità online
Con il recente messaggio INPS, è stata resa disponibile una versione più intuitiva del questionario sul bisogno assistenziale gravissimo all’interno della sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. La nuova procedura prevede innanzitutto l’indicazione del numero dei componenti del nucleo familiare, escludendo il richiedente, e l’inserimento dei dati anagrafici di ciascun componente.
In caso di cittadini extracomunitari privi di codice fiscale, l’INPS consente l’inserimento manuale della data di nascita con una motivazione specifica. Il sistema calcola automaticamente l’età e il relativo punteggio in base alle fasce previste dalla normativa. Viene inoltre richiesto se nel nucleo familiare siano presenti persone con disabilità, indicando il grado di invalidità secondo le categorie ufficiali.

Per facilitare l’utente, ogni domanda si presenta inizialmente con un semplice “Sì” o “No”, ed eventuali approfondimenti vengono richiesti solo in caso di risposta affermativa. Ad esempio, se si dichiara di beneficiare di assistenza domiciliare pubblica, si chiederà quanti giorni a settimana è erogata. Un quesito specifico riguarda invece il supporto assistenziale esterno nel caso di nuclei composti esclusivamente da ultrasettantenni.
Documentazione e rendicontazione semplificate
Un’importante novità riguarda la possibilità di allegare documenti direttamente online alla domanda, agevolando la rendicontazione delle spese sostenute per l’assistenza.
Tra i documenti richiesti figurano contratti di lavoro domestico, buste paga, fatture e ricevute, che possono essere caricati con pochi clic. Ogni documento deve essere accompagnato da una dichiarazione che ne attesti l’uso esclusivo per la Prestazione Universale.
Per quanto riguarda gli arretrati, la documentazione deve essere inviata entro 30 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda. Per la gestione ordinaria delle spese, invece, è previsto un calendario trimestrale per la trasmissione dei documenti.