Selfie in vacanza? Se lo fai in queste città rischi un salasso: multe pesantissime

Non fare mai selfie in questi posti, anche se famosissimi per le vacanze, rischi davvero guai e multe salatissime.

Con l’arrivo dell’estate e l’incremento dei viaggi, scattarsi un selfie in vacanza è diventato un rito quasi indispensabile per molti turisti.

Tuttavia, non tutti sono consapevoli che in diverse città del mondo esistono norme molto rigide che vietano di fare selfie in determinati luoghi o situazioni, con sanzioni pecuniarie estremamente elevate. Prima di immortalare ogni attimo, è fondamentale conoscere dove i selfie possono trasformarsi in un rischio economico o legale.

Città dove i selfie sono vietati e le multe più salate

Una delle mete più popolari ma anche più severe in termini di regolamentazione fotografica è Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Qui il rispetto della privacy è preso con estrema serietà: è proibito fotografare persone senza il loro esplicito consenso. Non solo, anche le immagini scattate per uso personale non possono essere diffuse sui social network senza autorizzazione. Le sanzioni per chi infrange queste regole sono tra le più alte al mondo, con multe che possono superare i 100.000 euro e, in casi estremi, la detenzione per alcuni giorni. Pertanto, chi visita Dubai deve prestare grande attenzione, soprattutto quando nel selfie compaiono altre persone.

In Spagna, il divieto riguarda specificamente i selfie che includono agenti delle forze dell’ordine. La normativa locale vieta categoricamente di fotografare o filmare la polizia senza autorizzazione. Le multe partono da 600 euro e possono arrivare fino a oltre 300.000 euro, a seconda della gravità dell’infrazione. Per i turisti è quindi fondamentale evitare di pubblicare immagini che ritraggano ufficiali o agenti in azione, per non incorrere in pesanti sanzioni.

Il Giappone rappresenta un’altra realtà interessante. A Kyoto, in particolare nel quartiere storico di Gion, sono in vigore restrizioni severe per proteggere le tradizioni locali e le figure delle geishe. Fotografare in alcune aree è vietato per prevenire molestie legate a turisti troppo invadenti con le fotocamere. Analoghi divieti sono stati estesi a stazioni ferroviarie e tradizionali ryokan (locande). Chi trasgredisce rischia multe fino a 50 euro. In questi contesti, rispettare le norme significa preservare l’esperienza culturale del luogo.

Portofino
Anche in Italia ci sono posti dove i selfie sono vietati – Impresamia.com

In Corea del Sud vige una delle legislazioni più rigide al mondo in materia di tutela della privacy e dell’immagine personale. Fotografare qualcuno senza il suo consenso è illegale e comporta conseguenze giuridiche immediate. Anche un selfie che includa involontariamente altre persone senza autorizzazione può essere oggetto di sanzioni. Per questo motivo, è sempre consigliabile chiedere il permesso prima di scattare foto in contesti pubblici o privati, rispettando la sensibilità culturale e le leggi locali.

In Italia, nonostante la percezione di un contesto più permissivo, esistono anch’essi luoghi dove gli autoscatto sono regolamentati. A Portofino, celebre località turistica ligure, sono state istituite le cosiddette “zone rosse” dove è vietato sostare per scattare selfie. Questa misura è stata adottata per evitare assembramenti che possono compromettere la sicurezza pubblica e per tutelare il decoro urbano. Chi viene sorpreso a violare queste disposizioni rischia una multa di 275 euro. Questo caso dimostra come anche in Italia sia importante informarsi sulle normative locali e rispettarle per non incorrere in sanzioni.

Scattare un selfie è diventato parte integrante della esperienza di viaggio, ma conoscere le regole del luogo in cui ci si trova è essenziale per evitare spiacevoli sorprese, soprattutto in un’epoca in cui la tutela della privacy e il rispetto delle tradizioni sono sempre più tutelati da normative stringenti.

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