Il nuovo meccanismo normativo risponde così alle critiche rivolte alle pratiche commerciali scorrette garantendo maggiore equità.
Addio ai contratti “trappola” con rinnovo automatico: una svolta importante per i consumatori italiani grazie alle novità introdotte nell’articolo 65-bis del Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005).
Da oggi, è possibile disdire questi contratti senza incorrere in penali, costi nascosti o altri oneri imprevisti.
Nuove regole per i contratti a tacito rinnovo
La normativa aggiornata, frutto della legge sulla concorrenza n. 214 del 2023, interviene in modo incisivo sui contratti di servizi a tacito rinnovo – tipicamente diffusi in settori come palestre, pay-tv, abbonamenti a riviste, telefonia e internet.
Secondo quanto previsto dall’articolo 65-bis, il professionista che propone questo tipo di contratto è obbligato ad inviare al consumatore, almeno trenta giorni prima della scadenza, una comunicazione scritta che indichi chiaramente la data entro la quale è possibile inviare una disdetta formale.
La comunicazione deve essere trasparente e dettagliata, spiegando le modalità con cui interrompere il servizio o l’abbonamento. Se il professionista non rispetta questa tempistica e modalità, il rinnovo automatico non potrà essere opposto al cliente, il quale avrà la libertà di recedere in qualsiasi momento, anche dopo che il contratto si è rinnovato tacitamente.
Nessuna penale o costo nascosto alla disdetta
Un altro aspetto fondamentale della nuova normativa è che il consumatore non dovrà sostenere alcuna penale o spesa aggiuntiva oltre al pagamento del periodo effettivamente fruito dopo il rinnovo tacito. Questa disposizione elimina definitivamente il rischio di costi nascosti o di “sorprese” legate al rinnovo automatico non voluto.

La legge specifica inoltre che la comunicazione deve essere effettuata per iscritto, utilizzando strumenti come SMS, email o altre modalità digitali scelte dal consumatore stesso al momento dell’adesione al servizio. Questo garantisce la tracciabilità e la prova della corretta informazione fornita.
Maggiore trasparenza e tutela del consumatore
Con queste novità, il legislatore mira a proteggere i consumatori dall’asimmetria informativa e da quelle situazioni in cui, per distrazione o mancanza di comunicazioni chiare, si ritrovano vincolati a un servizio rinnovato senza averne consapevolezza. La nuova regola obbliga i fornitori a non poter più contare sul semplice silenzio o dimenticanza del cliente, ma a doverlo informare esplicitamente e in anticipo sul rinnovo imminente.
Questo cambiamento rappresenta un passo avanti nella tutela della libertà di scelta del consumatore, che ora può dire addio ai rinnovi taciti “trappola” e gestire con maggiore consapevolezza i propri abbonamenti e contratti di servizi a tempo determinato.