Mamme al lavoro, fatevi avanti, arriva il nuovo bonus da quasi 500 euro: ecco come funziona il sussidio INPS

Questa misura rappresenta un concreto passo avanti nella tutela delle lavoratrici madri, offrendo un aiuto economico significativo.

Arriva un importante sostegno economico per le mamme lavoratrici italiane: l’INPS ha annunciato un nuovo bonus da quasi 500 euro destinato a favorire le madri con almeno due figli, inserite nel mondo del lavoro.

Questa iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche di welfare recentemente potenziate dalla legislazione nazionale, con un’attenzione particolare alle esigenze delle famiglie e alla conciliazione tra lavoro e vita privata.

Il nuovo bonus INPS per le mamme lavoratrici: a chi spetta

Il bonus mamme lavoratrici prevede un contributo complessivo di 480 euro netti, erogati in un’unica soluzione nel mese di dicembre 2025. Il sussidio è rivolto alle lavoratrici dipendenti, escluse quelle con contratto domestico, e alle lavoratrici autonome iscritte all’INPS (come artigiane, lavoratrici autonome senza cassa professionale o iscritte alla gestione separata).

Possono beneficiarne anche le professioniste iscritte a casse professionali, come avvocati o notai, purché rispettino il limite reddituale annuo di 40.000 euro derivante da lavoro.

La misura è riservata alle madri di almeno due figli, con un limite di età del figlio più piccolo fissato al decimo anno di vita.

A quanto ammonta il contributo – impresamia.com

Nello specifico, il contributo ammonta a 40 euro mensili per tutto il 2025, per un totale di 480 euro, esenti da qualsiasi tassazione o contributo previdenziale. Inoltre, questo importo non incide sul calcolo dell’ISEE, permettendo così un accesso più agevole ad altre forme di sostegno sociale.

Evoluzione normativa e ampliamento delle risorse

Il bonus è stato introdotto inizialmente dalla Legge di Bilancio 2024 con un esonero contributivo per le lavoratrici madri di almeno tre figli, titolari di un contratto a tempo indeterminato, fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. Successivamente, con la stessa legge, in via sperimentale, l’esonero era stato esteso nel 2024 anche alle madri di due figli con contratto dipendente a tempo indeterminato, fino al decimo anno di età del bambino.

Con la legge di Bilancio 2025, la misura è stata ulteriormente riformata ed estesa anche alle lavoratrici autonome, fissando un limite di reddito massimo di 40.000 euro e confermando il requisito dei due figli. L’ultima novità è arrivata con l’articolo 6 del Decreto Legge 30 giugno 2025, n. 95, che ha stanziato ulteriori 180 milioni di euro ai 300 milioni già previsti, portando così a 480 milioni di euro le risorse complessive destinate a questo sostegno.

Modalità di richiesta e benefici per le diverse categorie di lavoratrici

Il bonus sarà erogato dall’INPS su richiesta della lavoratrice interessata e verrà versato in un’unica soluzione entro dicembre 2025. Oltre alle lavoratrici dipendenti con due figli, lo stesso contributo spetta anche alle lavoratrici con tre o più figli con contratto a tempo determinato, autonome o professioniste, fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo.

Per le madri con tre o più figli che hanno un contratto a tempo indeterminato, invece, restano in vigore gli incentivi già previsti dalla manovra 2025, la cui validità è stata estesa fino al 2026, garantendo così continuità e maggiore supporto alle famiglie numerose.

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