Questa vicenda rappresenta un monito per tutti i consumatori sull’importanza di conoscere i propri diritti.
Un caso emblematico di maxi-bolletta dell’acqua, che ha visto un cittadino costretto a pagare ben 1.495 euro per una presunta perdita occulta, ha richiamato l’attenzione nazionale sulle difficoltà di tutela dei consumatori in situazioni di questo tipo.
La vicenda ha avuto esito positivo grazie all’intervento dello sportello Confconsumatori di Parma e alla professionalità di Francesca Campanini, responsabile del progetto “Energia: diritti a viva voce”.
Maxi-bolletta dell’acqua: l’anomalia e il reclamo
L’utente, di fronte a una bolletta spropositata rispetto ai consumi effettivi, ha tempestivamente presentato un reclamo scritto al gestore del servizio idrico integrato del territorio, chiedendo anche di usufruire del fondo per le “perdite occulte”, un’agevolazione disciplinata dalla delibera ARERA 609/2021/R/Idr. Questo fondo è pensato per tutelare i clienti che subiscono aumenti ingiustificati a causa di perdite d’acqua non visibili, ma nel caso in esame la richiesta è stata respinta.
Il motivo del diniego risiede in un errore nella verbalizzazione del sopralluogo tecnico: il tecnico incaricato ha infatti indicato che la perdita si era verificata in un impianto con tubazioni a vista, e che il guasto era riconducibile a un’apparecchiatura sottoposta a manutenzione ordinaria. Inoltre, il verbale affermava che l’acqua fuoriuscita era finita nella rete fognaria, elementi tutti incompatibili con la reale situazione riscontrata.
L’intervento di Confconsumatori e la conciliazione
Grazie a un’attenta analisi della documentazione e a una precisa ricostruzione dei fatti, Francesca Campanini e il team dello sportello Confconsumatori hanno dimostrato la non corrispondenza tra verbale e realtà. Attraverso la procedura di conciliazione, è stato così possibile ottenere dal gestore l’annullamento della somma non dovuta, pari appunto a 1.495 euro.

La responsabile del progetto ha sottolineato: «Siamo lieti di aver supportato questa consumatrice, ma purtroppo in casi come questo solo grazie all’intervento di associazioni di tutela è possibile far valere i propri diritti.
Raccomandiamo a chiunque si trovi in situazioni analoghe di verificare attentamente il contenuto del verbale tecnico prima di firmarlo, perché spesso è proprio lì che si nascondono gli errori che possono compromettere la richiesta di rimborso».
Consigli pratici per i consumatori e supporto territoriale
La vicenda evidenzia l’importanza di una corretta gestione delle contestazioni relative alle bollette dell’acqua, soprattutto quando si tratta di importi elevati e di condizioni complesse come le perdite occulte. Per questo motivo, Confconsumatori mette a disposizione una rete di sportelli territoriali, dove i cittadini possono ricevere informazioni, assistenza e supporto per affrontare con consapevolezza queste problematiche.
Per consultare l’elenco completo degli sportelli e ottenere assistenza personalizzata, è possibile visitare il sito ufficiale di Confconsumatori all’indirizzo: https://www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori/.