Se assisti anziani e disabili hai diritto a queste agevolazioni: ecco tutti i requisiti

Sostegni economici e tutele per chi assiste anziani e disabili: ecco tutte le novità sulle agevolazioni disponibili.

Chi assiste un familiare anziano non autosufficiente o con disabilità può beneficiare di una serie di tutele economiche, previdenziali e lavorative previste dalla normativa italiana, aggiornate e integrate dalle più recenti disposizioni. Il ruolo del caregiver familiare, spesso affidato a un coniuge, un figlio o un nipote, è riconosciuto come fondamentale e supportato da una pluralità di misure che ne valorizzano l’impegno quotidiano.

Le principali forme di sostegno economico e contributi per i caregiver

L’assegno di cura rappresenta uno degli strumenti più diffusi per sostenere economicamente chi si prende cura di un disabile o di un anziano non autosufficiente presso il proprio domicilio. L’erogazione dipende dalle Regioni e avviene tramite i servizi sociali territoriali. Il beneficio può essere corrisposto sia direttamente alla persona assistita sia alla famiglia che ne garantisce l’assistenza. L’importo varia in base a diversi fattori, tra cui il valore dell’ISEE, la presenza di un assistente privato o badante, il grado di disabilità e le condizioni patrimoniali, oscillando generalmente da alcune decine fino a diverse centinaia di euro mensili.

Negli ultimi anni, inoltre, è stato introdotto il Bonus Caregiver, un contributo mensile che può raggiungere i 700 euro, destinato direttamente alla figura che assiste il familiare disabile. Questo intervento, istituito con il Decreto del 30 novembre 2023, viene distribuito attraverso le Regioni e i Comuni, che ne definiscono i criteri applicativi. Per ottenere il bonus è necessario essere caregiver di persone con disabilità certificata e fornire assistenza continuativa e gratuita.

Tra gli altri sostegni economici rilevanti, vi è la Legge 162/98, che prevede un assegno mensile di 800 euro destinato all’assistenza domiciliare, utilizzabile per retribuire badanti con regolare contratto o per acquistare servizi di assistenza da cooperative o aziende specializzate.

La Legge 104/1992 rimane il riferimento normativo centrale per garantire diritti lavorativi ai caregiver. Chi assiste un familiare con disabilità grave ha diritto a tre giorni di permesso mensile retribuito, da utilizzare anche in modo frazionato, per seguire le esigenze dell’assistito. Il permesso è riconosciuto ai parenti entro il secondo grado, o terzo grado in casi particolari, e presuppone il riconoscimento di handicap grave del familiare.

Oltre ai permessi, la norma prevede il diritto a un congedo straordinario retribuito fino a un massimo di due anni nell’arco della vita lavorativa, durante il quale il lavoratore percepisce un’indennità pari all’ultima retribuzione. Questo periodo è coperto da contribuzione figurativa utile ai fini pensionistici, anche se non dà diritto a ferie o TFR.

Ulteriori tutele lavorative riguardano l’esclusione dal lavoro notturno, la priorità nella scelta della sede di lavoro e il divieto di trasferimento senza consenso del caregiver, misure che contribuiscono a facilitare la gestione dell’assistenza.

Pensioni anticipate e agevolazioni fiscali

Tra le novità più significative per il 2025 si conferma l’accesso all’Anticipo Pensionistico Sociale (APE Sociale) per i caregiver che assistono un familiare con disabilità grave da almeno sei mesi, con almeno 30 anni di contributi e un’età minima di 63 anni e 5 mesi. Questo strumento permette di anticipare il pensionamento con un’indennità mensile fino a 1.500 euro, erogata fino al raggiungimento dell’età pensionabile prevista.

Le donne caregiver possono inoltre usufruire dell’Opzione Donna, che consente il pensionamento anticipato con almeno 35 anni di contributi e un’età ridotta in base al numero di figli, sebbene con ricalcolo contributivo dell’assegno pensionistico.

Sul fronte fiscale, chi assiste un familiare disabile ha diritto a numerose agevolazioni fiscali. Tra queste spiccano:

  • Applicazione dell’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di ausili, protesi e veicoli destinati alla mobilità del disabile.
  • Detrazione IRPEF del 19% su spese per assistenza personale, ausili informatici e interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.
  • Esenzione dal bollo auto e da alcune imposte di trascrizione per veicoli utilizzati da persone con disabilità.
  • Deduzione integrale delle spese mediche e sanitarie relative al disabile, senza applicazione di franchigia.
  • Deduzione dei contributi versati per colf e badanti fino a 1.549,37 euro annui.

L’INPS gestisce il Programma Home Care Premium (HCP), dedicato a dipendenti e pensionati pubblici che assistono familiari non autosufficienti. Il programma offre un contributo economico mensile e servizi di assistenza domiciliare, tra cui fisioterapia, sollievo per il caregiver, fornitura di ausili, servizi di trasporto e modifiche all’ambiente domestico. La domanda si presenta online tramite il portale INPS, e il programma ha durata biennale.

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