Un semplice stratagemma per ottenere il Bonus Mobili con un piccolo intervento edile che apre a risparmi davvero interessanti.
Quante volte abbiamo pensato che per accedere a un incentivo fiscale, come il Bonus Mobili, servissero lavori edilizi impegnativi e una spesa non indifferente?
Eppure, esiste una via meno battuta e più accessibile, perfetta per chi desidera rinnovare la casa spendendo con intelligenza.
Bonus Mobili come ottenerlo facilmente
Non si tratta di un miracolo, ma di un trucco legale e confermato dalla stessa Agenzia delle Entrate, che può davvero fare la differenza per famiglie e consumatori attenti.
Infatti, il Bonus Mobili – che consente una detrazione Irpef del 50 % su spese fino a 5 000 euro per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici – non richiede lavori invasivi nella stanza che si vuole arredare. Non serve rifare la cucina se poi volete acquistare un nuovo divano. E non serve ristrutturare la camera da letto per comprare un nuovo armadio. Anzi, la normativa è chiara: basta effettuare qualunque intervento di ristrutturazione edilizia, anche su una pertinenza, come un garage o un box, per sbloccare l’accesso al bonus.

Il meccanismo è semplice e sorprendente. Ad esempio, se decidete di sostituire la porta del garage, rifare gli impianti o cambiare la caldaia nella pertinenza, avete diritto alla detrazione sui lavori stessi e – allo stesso tempo – potete acquistare arredi per altre stanze. È tutto perfettamente legale e previsto dall’Agenzia delle Entrate, come confermato da precedenti risposte ufficiali .
Secondo le disposizioni della Legge di Bilancio 2025, il tetto massimo resta 5 000 euro, con una detrazione fino a 2 500 euro spalmata in 10 anni. C’è però una condizione fondamentale: i lavori edili devono iniziare prima o contestualmente all’acquisto dei mobili. Non serve effettuare lavori imponenti: rientrano tra gli interventi ammessi quelli di manutenzione straordinaria, come l’installazione di infissi, impianti o misure per l’efficienza energetica.
L’acquisto è valido per mobili nuovi – letti, tavoli, sedie, elettrodomestici di classe adeguata – a patto che il pagamento sia tracciabile (bonifico, carta di credito o debito). Scontrini e fatture devono riportare codice fiscale, descrizione e quantità.
Ecco quindi il trucco: realizzare un piccolo intervento esterno all’area da arredare, magari più contenuto nel costo, come la manutenzione di un box o l’installazione di una porta, e ottenere in cambio la possibilità di richiedere la detrazione completa per l’arredo della cucina o del soggiorno. In pratica, spendete pochi euro per far scattare un bonus che vale migliaia.
Senza ombra di dubbio, questa opportunità rappresenta un’occasione concreta per le famiglie italiane: svecchiare la casa senza dover rinunciare a mobili di qualità o elettrodomestici moderni, restando nei limiti di spesa e usufruendo di risparmi reali. Un incentivo che spinge verso una casa più efficiente, confortevole e al passo con i tempi, senza complicazioni e con piena trasparenza burocratica.
Se avete, dunque, in programma di rinnovare anche una parte minima del vostro spazio (garage, cantina, portico), valutate subito l’opportunità di collegare quell’intervento all’arredo della vostra casa. È un modo intelligente per risparmiare e rinnovare, senza dover realizzare grandi opere, ma ottenendo comunque un impatto significativo sull’ambiente domestico.