Pensione 2025; così puoi lasciare prima il lavoro, non farti scappare l’occasione

Una grande novità per i futuri pensionati italiani che posso cogliere al volo questa interessante occasione per anticipare il pensionamento.

In un panorama sempre più incerto, come quello delle pensioni, ogni piccola buona notizia ha il valore di un grande sconvolgimento. Si parla sempre più spesso dell’aumento dell’età pensionabile, evento che sposterebbe sempre più in là il tanto atteso ritiro dal mondo del lavoro.

Per molti, l’unica soluzione rimasta è il cosiddetto pre-pensionamento, che permette ritirarsi anticipatamente, perdendo però anni di contributi e quindi riducendo il futuro assegno pensionistico. Eppure, proprio in questo panorama di dubbio, il Governo sembra interessato a intraprendere una nuova direzione che dia più libertà ai lavoratori italiani.

Una nuova proposta per le pensioni

È in questa prospettiva che prende forma la nuova proposta di legge sulla rottamazione-quinquies, che è attualmente in discussione in Parlamento. Un provvedimento che si propone di rivoluzionare il rapporto tra Fisco e contribuente, offrendo nuove modalità per saldare debiti e sanare posizioni previdenziali rimaste sospese.

Pensione 2025; così puoi lasciare prima il lavoro
Con la rottamazione quinquies cambia tutto – impresamia.com

La nuova misura è stata presentata dalla Lega lo scorso novembre ed è approdata in Commissione Finanze del Senato a febbraio 2025. La misura rappresenta l’evoluzione dei precedenti interventi di definizione agevolata, ma stavolta le novità sono più incisive, promettendo diverse agevolazioni per i contribuenti.

Tra le possibilità offerte da questo nuovo disegno c’è la dilazionare di eventuali debiti maturati fino a ben 120 rate mensili, ovvero dieci anni. Ma un altro punto di forza della proposta è l’assenza di acconti iniziali, che rende saldare il debito un’operazione meno onerosa e più accessibile.

Inoltre, la decadenza dal beneficio scatterà solo dopo otto rate non pagate, anche non consecutive, garantendo maggiore flessibilità rispetto alle rigide regole del passato. In base alle anticipazioni, infine, la misura in discussione riguarderà tutti i debiti affidati all’Agente della Riscossione fino al 31 dicembre 2023.

Il vero valore aggiunto della rottamazione-quinquies, però, si trova nelle implicazioni previdenziali, soprattutto per lavoratori autonomi, artigiani e commercianti con debiti INPS pregressi. Questo per chi non ha versato regolarmente i contributi e rischia di vedere svanire interi anni di lavoro nel proprio estratto conto contributivo.

Senza almeno 20 anni di contributi regolari, la pensione di vecchiaia resta un traguardo irraggiungibile, ma con questa proposta, si potrà recuperare quanto perso. L’INPS ha già chiarito che i periodi “rottamati” verranno riconosciuti solo dopo il pagamento completo del debito, allungando l’attesa ma aggiungendo un traguardo reale.

Il piano di rateizzazione lungo permette così di rientrare gradualmente nella legalità, costruendo le basi per il proprio futuro pensionistico senza dover sostenere costi insostenibili. Per molti contribuenti, questa misura potrebbe diventare un ponte verso la pensione e potrebbe essere il passo decisivo verso la serenità previdenziale.

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