In vista della scadenza fiscale per la presentazione del modello 730/2025, numerosi contribuenti rischiano pesanti sanzioni per la mancata consegna di un documento fondamentale.
Spesso ignorato o sottovalutato, si tratta del numero di codice unico (CU). Questa informazione, che certifica i redditi percepiti nell’anno precedente, è essenziale per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi e per evitare contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il modello 730/2025 rappresenta lo strumento principale attraverso cui lavoratori dipendenti e pensionati dichiarano i propri redditi e beneficiano di eventuali detrazioni o rimborsi fiscali. Tuttavia, per completare correttamente questo modulo è indispensabile inserire il numero di codice unico (CU), rilasciato dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico. Senza questo documento, infatti, la dichiarazione risulta incompleta e potrebbe portare a ritardi, richieste di integrazione o addirittura sanzioni amministrative.
L’importanza del codice unico (CU) per il modello 730/2025
Negli ultimi mesi, l’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli sui modelli 730 presentati, specialmente in relazione alla verifica della corrispondenza tra i redditi dichiarati e quelli certificati nel CU. La presenza di errori o l’omissione del codice unico può scatenare accertamenti fiscali con pesanti conseguenze economiche per il contribuente.

La mancata presentazione del numero di codice unico (CU) insieme al modello 730 espone il contribuente a sanzioni che possono variare da qualche centinaio a diverse migliaia di euro, a seconda della gravità dell’irregolarità e del ritardo nell’integrazione della documentazione. In caso di mancata correzione, l’Agenzia delle Entrate può procedere con l’applicazione di multe e interessi, oltre a bloccare eventuali rimborsi fiscali.
Un altro rischio rilevante è rappresentato dal possibile invio di un avviso di accertamento, che obbliga il contribuente a fornire chiarimenti e documentazione aggiuntiva entro termini molto stretti. In molti casi, ciò si traduce in un aggravio di costi e in un aumento dello stress legato alla gestione delle pratiche fiscali.
Per prevenire complicazioni è fondamentale verificare con attenzione la presenza e la correttezza del numero di codice unico (CU) prima della consegna del modello 730. In genere, il CU viene ricevuto dal datore di lavoro entro la fine di febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento e può essere consultato anche tramite i servizi online dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate.
Chi non ha ricevuto il codice o lo ha smarrito deve richiederlo tempestivamente, rivolgendosi all’ufficio competente o consultando il proprio portale online. Inoltre, è consigliabile farsi assistere da un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o da un professionista abilitato, che possono aiutare a verificare la correttezza dei dati e a evitare errori che potrebbero compromettere la dichiarazione.
La corretta gestione del numero di codice unico (CU) è un passaggio imprescindibile per chiunque debba presentare il modello 730/2025. Ignorare questo adempimento può comportare non solo sanzioni pecuniarie, ma anche un prolungato iter burocratico con l’Agenzia delle Entrate, con conseguenze negative sia dal punto di vista economico che personale.