480 euro subito sul conto, l’incentivo esclusivo che sta per sparire: chi lo riceve

L’attesa ora è per il decreto attuativo che definirà tempi e modalità di accesso al bonus, e per le novità che il governo introdurrà.

Un nuovo incentivo economico rivolto alle mamme lavoratrici sta per essere erogato, ma con scadenze e modalità che stanno già suscitando attenzione tra le famiglie italiane.

Il bonus mamme 2025, un contributo diretto di 480 euro, rappresenta una misura pensata per sostenere le lavoratrici con almeno due figli, ma sarà destinato a trasformarsi dal prossimo anno.

Bonus mamme 2025: importo, destinatari e requisiti

Con il decreto del Ministero del Lavoro del 30 giugno 2025, è stato ufficializzato un finanziamento complessivo di 480 milioni di euro per sostenere le famiglie con madri lavoratrici.

Il fondo si compone di un’integrazione di 180 milioni di euro a quelli già stanziati (300 milioni dalla legge di bilancio), permettendo di erogare il bonus sotto forma di 40 euro mensili per l’intero anno, equivalenti a 480 euro in un’unica soluzione che sarà versata a dicembre 2025.

Il contributo è riservato a:

  • Lavoratrici dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato
  • Lavoratrici autonome
  • Iscritte alle gestioni separate INPS o a casse previdenziali professionali

Le condizioni essenziali per accedere al bonus sono:

  • Avere almeno due figli, con il più piccolo di età inferiore a 10 anni
  • Reddito da lavoro inferiore a 40.000 euro annui

Per le madri con almeno tre figli, il limite di età del figlio più piccolo si estende fino a 18 anni.

Sono esclusi dal beneficio:

  • Lavoratrici domestiche
  • Madri con un solo figlio
  • Professioniste in regime forfettario
  • Disoccupate
  • Pensionate
Come avere il beneficio – impresamia.com

Il bonus sarà erogato direttamente in busta paga o tramite bonifico sul conto corrente, e si tratta di un importo netto, esente da tassazione e non conteggiabile nel calcolo ISEE. Per ottenerlo sarà necessario presentare apposita domanda all’INPS, anche se si attende ancora il decreto attuativo che definirà le procedure operative, con ipotesi di un possibile click day per la presentazione.

Evoluzione del sostegno dal 2026 al 2027

A partire dal 2026, il bonus mamme sarà sostituito da un sistema di esonero contributivo, calcolato sulla quota a carico delle lavoratrici e applicabile fino a un reddito massimo di 40.000 euro annui. Le madri con almeno tre figli e contratto a tempo indeterminato continueranno a beneficiare di un esonero totale dei contributi fino a 3.000 euro annui.

Dal 2027, la misura verrà uniformata per tutte le lavoratrici con almeno tre figli, indipendentemente dal tipo di contratto: sarà previsto lo sgravio contributivo fino al tetto di reddito di 40.000 euro, a condizione che il figlio più piccolo non superi i 18 anni.

Questa trasformazione punta a garantire un sostegno più strutturale e duraturo, spostando l’attenzione da un contributo diretto e temporaneo a una riduzione dei contributi previdenziali, agevolando così la permanenza delle madri nel mercato del lavoro.

Il bonus da 480 euro, quindi, rappresenta un incentivo esclusivo e temporaneo, con una scadenza ormai vicina, che però anticipa un percorso di sostegno economico e previdenziale più ampio e articolato per le famiglie numerose.

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